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Bassa Valle Susa, si cercano case da destinare all’accoglienza degli ucraini: l’appello dei comuni

C’è bisogno di abitazioni da destinare al progetto Sistema accoglienza e integrazione di cui Avigliana è capofila

Immagine di repertorio (L'arrivo dei rifugiati al campo profughi di Korczowa - Foto © Guarino)

Da molti anni il Sistema accoglienza e integrazione (Sai), di cui Avigliana è capofila, si occupa in bassa Valle Susa di accogliere i migranti. Le amministrazioni comunali dei Comuni che fanno parte del Sai, che comprende Avigliana, Almese, Buttigliera Alta, Caprie e Vaie, richiedono ai propri cittadini di mettere a disposizione abitazioni che saranno affittate con fondi provenienti dal progetto e che serviranno a ospitare le persone che stanno fuggendo dalla guerra in Ucraina. Per comunicare la propria disponibilità si può scrivere a , per ricevere informazioni si può telefonare all'ufficio politiche sociali della città di Avigliana al numero 011/9769132.   

"In questo momento storico – afferma Enrico Tavan, assessore alle Politiche sociali del Comune di Avigliana – per far fronte alla tragedia umanitaria della guerra in Ucraina, chiediamo a chi ha una casa da affittare, di metterla a disposizione del Sistema accoglienza e integrazione in bassa Valle. Si tratta di un progetto serio e già collaudato negli anni passati che offre garanzie ai proprietari e aiuta chi si trova in difficoltà ed è stato costretto ad abbandonare il proprio Paese e la propria casa".

Per tutte quelle famiglie che invece sono disponibili a ospitare in casa propria i profughi dell'Ucraina la Regione Piemonte sta raccogliendo direttamente le disponibilità.

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