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Disparità di trattamento al confine: da mercoledì ok all'ingresso in Francia ai vaccinati (ma solo con ciclo chiuso)

Per tutti gli altri resta obbligo di tampone negativo nelle 72 ore precedenti

La frontiera italo-francese tra Claviere e Monginevro

Va verso la risoluzione, almeno parzialmente, la questione della disparità di trattamento tra italiani e francesi alle frontiere (le nostre, in provincia di Torino, sono ai colli del Monginevro, della Scala e del Moncenisio). A partire dalla mezzanotte di mercoledì 9 giugno 2021 sarà consentito in Francia l'ingresso a tutti i cittadini dell'Unione Europea vaccinati contro il coronavirus. Lo ha annunciato il ministro dei trasporti francese Jean-Baptiste Djebbari, precisando che per questi non sarà più necessario effettuare un tampone.

Attualmente e fino a domani, martedì 8, per superare il confine è necessaria l'attestazione di un tampone molecolare negativo effettuato non meno di 72 ore prima di varcare la frontiera, altrimenti si viene respinti, mentre lo stesso non accade a chi passa il confine nel senso opposto. Da mercoledì basterà l'attestazione della vaccinazione completa, ossia della seconda dose (o dose unica nel caso del vaccino Johnson & Johnson) da almeno 14 giorni. 

Per chi non abbia completato questo percorso (ossia per chi abbia fatto una sola dose dei vaccini che ne prevedono due o per i vaccinati da meno di 14 giorni) continua a valere l'obbligo del tampone negativo da 72 ore prima. Come detto, quindi, il superamento della disparità resta parziale.


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