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Una nuova piscina per Chieri: il progetto è pronto

Ci saranno anche una vasca esterna e un'area fitness

Immagine di repertorio

Chieri aspetta la sua nuova piscina. Ed è appena stato fatto il primo passo verso la sua realizzazione. L'impianto sportivo, moderno e adatto anche alle persone con disabilità, sorgerà in area San Silvestro con un investimento di 7 milioni di euro e sostituirà l'attuale piscina in via F. lli Fea, ormai obsoleta e che verrà poi dismessa.

La Giunta comunale ha approvato il “Documento di indirizzo della progettazione”, ovvero le linee-guida, con gli obiettivi e requisiti tecnici, cui dovrà attenersi il soggetto al quale sarà affidato l’incarico di predisporre lo studio di fattibilità tecnica ed economica. 

Vasca esterna e area fitness

L'impianto prevede la realizzazione di una vasca da 25 mt ad uso pubblico, una da 17mt per i corsi di acquaticità e acqua fitness e una vasca stagionale all'esterno da poter utilizzare nei mesi estivi, dotata anche di "spiaggia-solarium" in un'area verde ben sviluppata. La struttura comprenderà anche un'area ricreativa di circa 500 mq e un'area benessere di 800mq con spogliatoi, servizi igienici, docce e spazi pertinenziali.

"Il nuovo impianto natatorio è atteso da tempo dai chieresi e si tratta di un progetto a cui tengo molto - commenta il Vicesindaco e assessore al Bilancio e allo Sport, Roberto Quattrocolo - Vorrei lasciare a chi verrà dopo l’orgoglio di inaugurare un 'bene comune' orientato certamente allo sport ma soprattutto al benessere di una comunità. Gli indirizzi di progettazione fanno tesoro delle “lezioni” apprese dalla pandemia e dal caro-energia". E la vera sfida oggi è quella della sostenibilità della futura gestione della piscina".

E prosegue il Vicesindaco : " Dobbiamo spendere bene i soldi, affinché si creino le condizioni perché la conduzione di questo servizio pubblico, che ha rilevanza economica, si sostenga-quanto più possibile-con la remunerazione delle attività. Sarà quindi molto importante avere bassi costi di gestione".

"Dal punto di vista architettonico non ci sarà nessun eccesso e parlare di “minimalismo” non mi pare un’eresia. La nostra attenzione deve andare alla gestione degli spazi all’autoproduzione e autosufficienza energetica e alla riduzione dello spreco d’acqua". 


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