Attualità

A Marentino braccio di ferro tra ristorante e Comune: "Ci impediscono di aprire il déhors". Forse oggi la conclusione (positiva)

Vicenda andata avanti quasi un anno

Il déhors del pub ristorante La Capra Ignorante di Marentino pieno dopo il primo lockdown

Un braccio di ferro tra una coppia di ristoratori e il Comune di Marentino, una storia infinita che forse sta prendendo finalmente la direzione giusta. Si tratta dello scontro che, negli ultimi mesi, a inizio 2021, ha visto opposti da una parte il sindaco Bruno Corniglia e dall'altra i titolari del pub ristorante La Capra Ignorante di via Roma, Marco Altina e Aline Abade Lima, e riguarda l'apertura del dèhors del locale, ricavato nel piazzale della vicina bocciofila.

La situazione sembra evolversi verso il dialogo e forse oggi, venerdì 28 maggio 2021, avverrà la sospirata riapertura dopo che l'anno scorso era stato chiuso dopo la morte di una pianta di capperi e in seguito questa era stata rifiutata per motivi acustici, tant'è che i due gestori hanno dovuto incaricare un professionista e produrre una perizia a proprie spese per dimostrare che i limiti sono stati e verranno rispettati.

"Finalmente - dice la coppia di gestori - l’amministrazione comunale ci ha contattati. Il déhors dovrebbe essere aperto ma solo per la somministrazione di cibo e bevande. Un passo avanti, anche se non potremo mettere musica e fare eventi, concerti o quiz come abbiamo sempre fatto e riportando un notevole gradimento. Dopo la vicenda dell'albero di capperi, in cui non avevamo alcuna responsabilità e anzi ci faceva piacere averlo, siamo arrivati a subire atti di sabotaggio e di diffamazione, soprattutto su Facebook in un gruppo di cui conserviamo gli screenshot come prove". 

Dopo che sono state consentite le riaperture per i locali purché con servizio all'aperta, i due gestori hanno formulato richiesta di riapertura limitata al venerdì, sabato e domenica (negli altri giorni il campo è utilizzato per giocare a bocce), che è stata respinta adducendo come ragione l'inquinamento acustico che avrebbe provocato il déhors. "E c’è anche da dire - concludono i due gestori - che in piena pandemia nessuno si è mai fatto vivo dal Comune, anche solo per sapere se eravamo vivi o se avevamo intenzione di continuare l’attività, e guarda caso nonostante le nostre richieste di un bonus alla Regione Piemonte non abbiamo ricevuto nulla. Una cosa che ci sembra molto strana, perché tutti ci sono riusciti".


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