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Dopo il parto rimane per 24 ore senza fegato: salvata con un trapianto all'ospedale Molinette di Torino

La paziente pochi giorni dopo l'intervento ha abbracciato la sua bimba nella terapia intensiva neonatale dell'ospedale Sant'Anna

Una donna di 33 anni, che aveva appena partorito, è stata salvata grazie ad un trapianto di fegato in "stato anepatico", ovvero eseguito dopo essere rimasta senza fegato per circa 24 ore. È accaduto nei giorni prima di Natale all’ospedale Molinette di Torino. La paziente è stata dimessa pochi giorni dopo l'intervento e ha potuto subito tornare ad abbracciare la sua bimba nella Terapia Intensiva Neonatale dell'ospedale Sant'Anna.

La vicenda

La donna, ormai quasi al termine della gravidanza, si è presentata al Pronto soccorso dell’ospedale Sant'Anna in preda a dolori addominali. Riscontrato uno stato di sofferenza fetale, gli ostetrici ginecologi del gruppo del dottor Corrado De Sanctis hanno proceduto subito con il taglio cesareo, ma dopo la nascita della bambina è emersa la gravità della situazione delle condizioni di salute della madre a causa di un importante sanguinamento addominale proveniente dal fegato, organo che era andato incontro ad un fenomeno di rottura spontanea, nell’ambito di una cosiddetta sindrome HELLP.

I chirurghi della Chirurgia d'urgenza hanno tamponato l’emorragia epatica con telini chirurgici, ma nelle ore successive nella Terapia Intensiva dell'ospedale Sant'Anna la situazione di shock emorragico persisteva e per questo è stato disposto il trasferimento verso la Terapia Intensiva del Pronto soccorso dell'ospedale Molinette ed eseguita una TC addome in urgenza con evidenza di un'estesa rottura coinvolgente entrambi i lobi epatici. Dopo un rapido consulto tra i chirurghi dell'équipe del Centro Trapianto Fegato (la dottoressa Silvia Martini della Terapia Insufficienza Epatica e la dottoressa Sara Iannandrea della Rianimazione ospedaliera), dove nel frattempo la paziente era stata trasferita, si è deciso di procedere immediatamente alla riapertura dell’addome nella sala operatoria del Centro Trapianti alle Molinette.

"La situazione clinica della paziente affrontata dai medici delle Molinette era assolutamente drammatica: il fegato della donna era attivamente sanguinante, a causa di irreparabili e multiple lacerazioni. Il solo modo per arrestare definitivamente l’emorragia epatica è stato quindi la rimozione totale del fegato, con temporanea derivazione del sangue della vena porta direttamente nella vena cava inferiore", spiegano dalla Città della Salute.  

Dalla sala operatoria è partita la richiesta super-urgente del fegato di un donatore, diramata dal Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta verso il Centro Nazionale Trapianti di Roma. Dopo meno di 3 ore l’opportunità estremamente favorevole di un donatore (deceduto a seguito di un incidente stradale) di gruppo sanguigno compatibile disponibile in Sicilia è stata colta immediatamente. Dopo meno di 6 ore, grazie al servizio di Emergenza del 118 di Torino, che ha garantito l’organizzazione dei trasporti dell’équipe trapianti in tempi record, l'équipe chirurgica di prelievo del Centro Trapianti di Fegato partiva da Caselle per rientrare circa 10 ore dopo. 

A poco meno di 24 ore dal momento della rimozione totale del fegato, la paziente ha potuto essere sottoposta all’impianto del fegato del donatore da parte dei dottori Francesco Lupo e Gianluca Paraluppi, dell'équipe diretta dal professor Renato Romagnoli, coadiuvati dagli anestesisti dottoresse Patrizia Andruetto e Donatella Di Francesco. Durante il trapianto è stata nuovamente preziosa la consulenza ostetrico - ginecologica del dottor Corrado De Sanctis per poter risparmiare l'utero appena sottoposto a taglio cesareo. La ripresa funzionale del fegato trapiantato è stata valida ed immediata. Il risveglio della paziente è avvenuto in modo rapido e completo nella Rianimazione. 

Commenta il professor Renato Romagnoli, direttore dell'équipe del Centro Trapianto Fegato: "Questa bella storia di 'buona sanità' suggella l'anno 2023, nel quale il Centro Trapianto Fegato di Torino ha raggiunto la vetta d'Europa con più di 4000 trapianti di fegato - 4013 per la precisione - eseguiti nella sua storia più che trentennale ed ha battuto il suo stesso storico record italiano stabilito nel lontano anno 2005, arrivando alla straordinaria cifra di 184 trapianti di fegato, eseguiti nel solo anno 2023, ovvero più di 1 trapianto ogni 2 giorni. Un grande GRAZIE a tutti i donatori ed alle loro famiglie ed a tutti gli operatori sanitari (medici e infermieri) e non sanitari che hanno reso possibile questo primato torinese". 

"Anche nel 2023 la Città della Salute di Torino si è confermata l'Azienda ospedaliera che ha effettuato più trapianti in Italia con quasi 500 organi trapiantati. Ringraziamo le famiglie dei donatori e tutti i nostri numerosi operatori che per 365 giorni all'anno danno il loro fondamentale contributo per confermare e migliorare sempre questa nostra eccellenza" dichiara il Direttore generale dottor Giovanni La Valle.

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