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Salute, il Sant'Anna in soccorso delle profughe ucraine in gravidanza: avviato uno sportello psicologico

Vi saranno anche mediatori culturali ucraini

Immagine di repertorio

Uno sportello al Sant'Anna per assistere le donne ucraine in fuga dalla guerra a terminare la propria gravidanza o ad avviare un percorso psicologico subito dopo aver partorito. È il progetto mAmA ed è stato pensato dal Servizio di Psicologia Clinica dell'ospedale Sant'Anna della Città della Salute di Torino. 

A seguire queste profughe speciali sarà la squadra della dottoressa Giovanna Cacciato che attiverà da martedì 3 maggio il primo sportello mAmA di sostegno psicologico per le donne ucraine in gravidanza o puerperio che si trovano nella condizione di rifugiate a Torino e provincia e che stanno subendo le terribili conseguenze della guerra. Il servizio pubblico sarà aperto il martedì dalle ore 11 alle ore 13 su prenotazione allo 011/3134067 o via mail: psicologiaperinatale@cittadellasalute.to.it, presso l'ambulatorio del Servizio di Psicologia dell'ospedale Sant'Anna in via Ventimiglia 1. 

Si tratta di uno sportello di accoglienza psicologica gratuita per sostenere il progetto di maternità e genitorialità in condizioni emotive disagiate. Il Servizio di mediazione culturale metterà a disposizione mediatori di lingua ucraina. 

"Un aiuto psicologico professionale e sostenibile in una condizione emotiva e politica a elevato impatto sulla salute materna e del nascituro", spiegano dall'ospedale, "È doveroso, in momenti di grave emergenza come quella del conflitto attuale, mettersi a disposizione e supportare le popolazioni in difficoltà attraverso iniziative concrete e facilmente accessibili, volte a tutelare le categorie più fragili, quali donne e bambini. In particolare è fondamentale proteggere la gravidanza, la maternità ed il puerperio, non solo nell'ottica della promozione della salute, ma anche della prevenzione del rischio di insorgenza di psicopatologia in età evolutiva". 


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