Salute

Sanità, in arrivo 9 massaggiatori cardiaci automatici: a Torino oltre 9.000 casi nel 2022

Solo il 2% di chi è colpito da un arresto cardiaco sopravvive in assenza di un rapido intervento

Uno dei massaggiatori cardiaci automatici

Ogni anno in Italia muoiono circa 60.000 persone di arresto cardiaco, circa 1.000 al giorno in Europa; la percentuale di sopravvivenza è ancora molto bassa, non superando il 2% in assenza di interventi rapidi e precisi. Nel 2022 in Piemonte il 118 è intervenuto in ben 9.273 casi di arresto cardiaco di cui 4.716 nella provincia di Torino. I numeri dei primi tre mesi del 2023 confermano questo andamento.

Dati che fotografano bene l'urgenza di dotare i soccorritori di strumenti d'intervento che siano in grado di eseguire le manovre che possono salvare la vita di una persona in modo rapido e preciso. In queste situazioni il tempo di intervento e le modalità di esecuzione del massaggio cardiaco esterno sono fondamentali.

È per questo che Azienda Sanitaria Zero ha distribuito in questi giorni 33 nuovi massaggiatori meccanici automatici che andranno a operare sulle ambulanze del Sistema 118 Regionale. Di questi 33 ben 9 andranno in dotazione Centrale Operativa 118 di Torino e saranno posizionati sui mezzi avanzati di Cascine Vica, Rivoli, Moncalieri, Orbassano, Ciriè, Torre Pellice, Perosa Argentina, Nichelino, e uno sarà assegnato come dotazione di scorta alla Centrale Operativa del 118. 

Il massaggiatore meccanico automatico è un dispositivo che, una volta posizionato correttamente sul torace della persona colpita da arresto cardiaco improvviso, esegue il massaggio cardiaco in maniera meccanica automatica e soprattutto, a regola d’arte. "L'innovazione tecnologica è uno dei punti di forza di Azienda Zero e tutte queste apparecchiature, più altre che stanno per arrivare, sottolineano proprio il carattere innovativo di Azienda Zero", ha sottolineato Carlo Picco, commissario di Azienda Sanitaria Zero.

I 33 nuovi massaggiatori vanno ad affiancare i 24 già in uso, garantendo così una maggiore copertura del territorio a sostegno delle vittime di arresto cardiaco.


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