Cronaca

In cantina scoperte armi e munizioni del periodo della guerra mai dichiarate: arrestato collezionista del Pinerolese

Dopo il controllo di routine da parte della Polizia

Un 61enne del Pinerolese è finito nei guai dopo un controllo effettuato nei giorni scorsi - più precisamente lunedì 11 luglio 2022 - dagli agenti della Divisione Amministrativa e Sociale della Polizia di Stato.

I poliziotti, nell'ambito dei servizi di prevenzione e di verifica dei titoli in fase di rinnovo del porto d'armi, hanno voluto capire se avesse correttamente osservato tutte le prescrizioni previste dalla legge. In particolar modo sulla corrispondenza del numero di armi, munizioni e polvere da sparo denunciate con quanto effettivamente custodito presso il domicilio. Comprese le misure di sicurezza adottate per la protezione delle armi stesse.

E qualche irregolarità è emersa. E non solo quelle. In particolar modo sulla custodia delle armi e sul quantitativo di polvere da sparo detenuta per la ricarica delle cartucce, insolitamente custodita in una cantina.

In cantina, inoltre, è stata trovata una pistola mitragliatrice risalente alla seconda guerra mondiale, perfettamente efficiente e dotata di due caricatori e varie munizioni da guerra. Ma anche una ventina di cariche supplementari per bombe da mortaio, una bomba a mano simulacro che, pur apparendo inerte agli agenti, ha richiesto l’intervento degli specialisti artificieri della Polizia di Stato per una più accurata ispezione del materiale.

Gli agenti hanno anche trovato alcune armi di tipo comune e parti di esse,  polvere da sparo in barattoli lasciati aperti, circa 12 chilogrammi anziché i 5 consentiti, e ben 13mila cartucce: il tutto non denunciato all’autorità, violando la legge.

A conclusione delle operazioni, gli agenti, considerato il tipo di armamento da guerra non detenibile dal collezionista con alcuna licenza, procedevano all’arresto in flagranza del reato previsto dall’art. 2 della Legge 895/1967 ed al conseguente sequestro delle armi rinvenute all’interno dell’abitazione. Lo stesso è stato inoltre denunciato per la violazione dell’art. 697 del Codice Penale per avere omesso di denunciare le armi comuni all’Autorità.  

Per il collezionista è così scattato l'arresto e ora è ai domiciliari, così come ha stabilito il giudice in fase di convalida.


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