Lavora 12 ore di fila, torna a casa e viene colpito da emorragia cerebrale
Un infermiere del pronto soccorso dell'ospedale Martini si è sentito male dopo una giornata vissuta a livelli frenetici. Sul caso la rabbia dei sindacati
Ha lavorato 12 ore di fila, è tornato a casa e si è sentito male. Un infermiere di 43 anni, caposala dell'ospedale Martini, è stato colpito ieri sera da emorragia cerebrale. Pierangelo Bozzetto si era recato al pronto soccorso di primo mattino sostenendo una giornata a livelli frenetici. Uscendo di servizio solo alle ore 19 e dovendo far fronte ad oltre quaranta pazienti in barella.
Ma il ritorno a casa ha riservato a lui e alla sua famiglia una inattesa brutta sorpresa. L'infermiere ha dichiarato di non sentirsi bene ed è tornato al pronto soccorso, dove i medici hanno diagnosticato un aneurisma. Da via Tofane la corsa alla Città della Salute dove è attualmente ricoverato in neurologia.
Un incidente che dovrà far riflettere, così sempre ieri i sindacati hanno chiamato la direzione dell’ospedale per segnalare la situazione di emergenza. Pochi infermieri in servizio e troppa affluenza, il frutto dei tagli indiscriminati al settore.
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