Cronaca

Le auto venivano revisionate "sulla fiducia": tecnico denunciato dai carabinieri

Richiesta la radiazione del centro

Immagine di repertorio

La revisione dell'auto è una delle procedure obbligatorie per ogni automobilista. Una verifica, di legge, che serve per garantire che sulle strade italiane circolino mezzi in buono stato di manutenzione, sicuri e rispettosi delle normative vigenti in materia di inquinamento.

Ma in Val Sangone, da tempo, un responsabile tecnico di un noto centro revisioni consegnava le certificazioni e stampava il bollo da applicare sul libretto senza però eseguire i test.

Di recente, i militari hanno fermato e controllato un’auto da “tuning”, ovvero quelle particolari auto che vengono completamente elaborate e modificate dai proprietari per poter poi effettuare esibizioni e raduni.

Tutte queste modifiche, però, devono essere sottoposte a revisione. Perché solo dopo questo passaggio un’auto può nuovamente circolare.

Ma quelle modifiche non erano certificate nel libretto, anche se il proprietario ha dichiarato ai militari di aver “passato la revisione” in quel centro della Val Sangone.

Di qui l’avvio dell’indagine, con alcuni carabinieri in borghese che hanno portato delle auto “con problemi” a fare la revisione e che puntualmente, grazie a questo tecnico, in poco tempo uscivano dal centro con parere positivo. Un parere che veniva certificato con il semplice bollo, senza alcun test effettuato.

A seguito di una indagine, conclusasi lo scorso 7 agosto 2018, i carabinieri del radiomobile di Moncalieri hanno denunciato un 29enne per falso.

Gli stessi militari hanno anche avanzato alle autorità competenti la richiesta di applicazione della misura di sospensione e radiazione del centro revisioni. 


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