Cronaca

Aggressore arrestato si autolesiona in caserma e accusa i carabinieri: "Ve la farò pagare"

Dopo esser stato arrestato ha cominciato ad autolesionarsi sbattendo più volte la testa contro il muro della cella. All'arrivo degli operatori del 118 ha detto falsamente loro di essere stato picchiato dai carabinieri

Dopo aver aggredito un veterinario di ritorno da lavoro ed essere stato - per questo - trasportato in caserma, si è autolesionato braccia e capo accusando i militari di averlo picchiato.

E' successo la scorsa notte in via Genova, nel quartiere Nizza Millefonti di Torino. La vittima, un veterinario di 68 anni, stava entrando nell'androne del suo condominio dopo una giornata di lavoro quando l'aggressore, un rumeno di 33 anni, gli si è scagliato addosso urlandogli parole incomprensibili e cercando di rubargli il borsello che aveva a tracolla. Il veternario, strattonato e colpito con pugni e calci, malgrado l'età, è riuscito a divincolarsi e spingere l'aggressore fuori dall'androne.

I carabinieri, allertati dell'accaduto, hanno rintracciato e arrestato lo straniero in piazza Bozzolo, conducendolo successivamente in caserma. Qui, durante la permanenza nelle camere di sicurezza, il reo ha cominciato intenzionalmente a compiere atti di autolesionismo e a sbattere la testa al muro più volte procurandosi delle ferite. Poi si è rivolto ai militari dicendo che “se non andava a casa l'avrebbe fatta pagare a tutti”. La pronta e attenta vigilanza dei carabinieri sull’arrestato, tuttavia, ha consentito di intervenire immediatamente per evitare il degenerare della situazione. Contemporaneamente i militari sono riusciti a videoregistrare tutte le scene di autolesionismo grazie a uno smartphone in uso a un operatore proprio per attestare la specifica intenzione dell’aggressore ad autolesionarsi.

A fronte delle ferite, i carabinieri hanno dunque chiamato il 118 per soccorrere l’arrestato e prestargli le cure del caso. Durante tali operazioni il rumeno ha raccontato falsamente al personale del 118 di essere stato picchiato dai militari e, rivolgendosi a un carabiniere lì presente gli diceva che “l’avrebbe pagata cara”, ignaro del fatto che i militari avessero videoregistrato tutta la scena. Dopo le cure l’aggressore ha cercato di impedire ai medici del 118 di uscire dalla camera di sicurezza se prima non fornivano le loro generalità.

Per questo oltre che di tentata rapina, ubriachezza e disturbo delle occupazioni e del riposo, lo straniero dovrà ora rispondere anche di simulazione di reato, calunnia, violenza a pubblico ufficiale, violenza privata e ingiuria aggravata. 


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