Cronaca

Appartamento da 400mila euro per 100mila euro di assegni: l'accusa è di usura

Chieste due condanne

Immagine di repertorio

Un appartamento del valore commerciale di 407mila euro ceduto, con un preliminare di vendita, in cambio di un prestito da 100mila euro in assegni, di cui in realtà sono stati incassati soltanto 15mila.

La vicenda risale all'ottobre 2011, riguarda un immobile di piazza Rivoli e, secondo il pm Gianfranco Colace, configura il reato di usura. Oggi, martedì 29 maggio 2018, il magistrato ha chiesto la condanna a due anni e mezzo ciascuno per un italiano di 56 anni e per un'italiana di 62 anni, difesi rispettivamente dagli avvocati Alessandro Bellina e Alessandro Petito.

Secondo i difensori, che chiederanno l'assoluzione, si è trattato di una normale compravendita. La sentenza è prevista per il prossimo 15 giugno.


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