Cronaca

Testimone di rapina a Torino arrestata: era una complice "mascherata"

I Carabinieri hanno sgominato una banda di rapinatori di gioiellerie. Le indagini sono partite dall'interrogatorio ad una testimone, rivelatasi parte del gruppo

I carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora hanno sgominato una banda criminale specializzata in rapine a mano armata a gioiellerie. Rapine per un bottino che supera i 227 mila euro. Cinque persone, tra cui tre donne, sono state arrestate con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alle rapine a mano armata. Il capo del gruppo era una donna che sceglieva la gioielleria da assaltare e le persone da utilizzare per ogni singolo colpo. Arrestato anche il marito e altri tre complici.

Due rapinatori entravano in gioielleria armati con fucili a canne mozze, dopo che una loro complice riusciva a farsi aprire la porta blindata dal gioielliere. Una volta entrati, i due rapinatori rubavano il contenuto della cassaforte e del registratore di cassa. La banda ha utilizzato anche una donna incinta come cliente-staffetta.

Il primo colpo era avvenuto il 30 marzo scorso, in via Cravero a Torino. Nell'occasione i rapinatori entrarono dopo una cliente (la complice, ndr)  e portarono via oltre 130mila euro. Le indagini dei carabinieri si concentrarono subito su una testimone torinese di 37 anni. Il suo racconto era sembrato lacunoso e con qualche ombra. Nel frattempo la banda continuava a rapinare le gioiellerie: il 25 e 30 maggio, sempre a Torino. In totale 227mila euro di bottino. I tre colpi erano sembrati collegati tra di loro.  

Le successive attività tecniche e l'analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza dei tre episodi rivelarono le identità e i ruoli della banda di rapinatori. Qualche giorni fa gli arresti. In manette anche la testimone del primo colpo.


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