Cronaca

Tubercolosi, entro aprile screening al torace per i profughi ospitati a Settimo

La malattia in Piemonte è a bassa endemia ma gli stranieri sono un gruppo ad alto rischio per lo sviluppo attivo della malattia

Venerdì  24 marzo ricorre la giornata mondiale della prevenzione alla tubercolosi.  E anche se in Piemonte è una malattia a bassa endemia, l'attenzione della Regione è concentrata sui profughi, un gruppo ad alto rischio di sviluppo della tubercolosi attiva.

"Entro la fine di aprile infatti - ha detto Antonio Saitta, assessore alla Sanità regionale - presso la Croce Rossa di Settimo Torinese, dove ha sede una delle strutture di maggior raccolta dei migranti, verranno eseguiti agli ospiti stranieri esami radiologici al torace. Un compito affidato alla Radiologia domiciliare del presidio Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino e al SeReMi dell’Asl di Alessandria".

In Piemonte in realtà, già dal 2015, è attivo un programma mirato - rivolto ai profughi - di screening per la ricerca della TB attiva che ha consentito di aumentare la tempestività delle diagnosi delle forme respiratorie di TB, identificando precocemente anche i casi della malattia meno contagiosi. Quaranta le tubercolosi respiratorie nei profughi accolti in regione, segnalate nel 2016, di cui 35 diagnosticate nell’ambito del programma regionale. 

Resta alta la quota degli stranieri, sul totale dei casi: il 59% e 226 diagnosi nel 2016. Tuttavia la riduzione registrata negli ultimi 15 anni in regione (-15 casi in media l’anno) riguarda anche le persone nate all’estero, prevalentemente originarie di Paesi dove la malattia tubercolare è endemica. I profughi che in Piemonte, nell'anno, sono arrivati in 10mila, sono un gruppo a rischio: principalmente per la provenienza da Paesi a elevata incidenza di TB e per le drammatiche condizioni di viaggio e di vita che precedono il loro arrivo in Italia.

Più in generale, secondo il SeReMi, che ogni anno fa il punto della situazione sui dati in Piemonte, nella nostra regione, nel 2016 sono stati registrati 382 casi, pari a un tasso di incidenza di 8,7 casi ogni 100.000 abitanti.  

Nel periodo che intercorre tra il 2000 e il 2016, si è osservata una riduzione dell’incidenza di tubercolosi (-9 casi in media l’anno), anche delle forme respiratorie (-8 casi in media l’anno), quelle cioè più rilevanti per la salute pubblica. Nel 2016, il tasso di incidenza di malattia più elevato (19 casi per 100.000; 85 casi) si registra nei giovani tra i 25 e i 34 anni, valore doppio rispetto a quello osservato nella popolazione adulta. 


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