"Attenzione, donna al volante!", ecco cosa ne pensano i torinesi
Il sondaggio di Direct Line rivela che il 30% dei torinesi considera fondate le classiche critiche rivolte alle donne al volante, come l'incapacità di parcheggiare (53%) e l'insicurezza alla guida (33%)
"Donna al volante, pericolo costante", così recita il detto popolare, ma quanto è realmente diffuso il pregiudizio sulle donne alla guida e quali sono le critiche più ricorrenti?
Non sanno parcheggiare, non curano la macchina e sono anche insicure alla guida…. è questo che pensa il 30% dei torinesi secondo il sondaggio condotto dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, la più grande compagnia di assicurazioni on line.
Ma non tutti i torinesi credono al vecchio pregiudizio sulle donne al volante, il 40% degli intervistati trova, infatti, che le critiche rivolte alle donne non siano sempre fondate. La lotta tra gli assolutamente prevenuti e i sostenitori che le critiche alle guidatrici sono infondate è vinta, a sorpresa, proprio da questi ultimi con un distacco di 6 punti percentuali: a fare da controparte al 20% che ritiene assolutamente attendibili le insinuazioni contro le guidatrici, troviamo un 26% del campione che ne sostiene, invece, la totale infondatezza.
Ma quali sono i punti deboli della guida femminile? Ecco di seguito la 'top ten' delle critiche più diffuse a Torino:
Le principali critiche rivolte alle donne alla guida |
|
1. |
Non sanno parcheggiare |
2. |
Sono insicure alla guida |
3. |
Non fanno manutenzione |
4. |
Sono distratte |
5. |
Vanno troppo piano |
6. |
Non mettono le frecce |
7. |
Chiacchierano e causano code |
8. |
Non sanno cambiare le marce |
9. |
Occupano sempre la corsia centrale in autostrada |
10. |
Frenano troppo bruscamente |
Ma come far cambiare idea agli irriducibili maschilisti che restano tra gli automobilisti torinesi? Secondo il 49% degli intervistati, l'unico modo per abbattere il pregiudizio sulle donne al volante è quello di dimostrare coi fatti di essere migliori alla guida, il 33% si dice non interessato a questa credenza, mentre l'11% si rassegna al fatto che non ci sia soluzione. A compensare i rassegnati troviamo un estremista 6% che propone di interdire gli uomini all'uso dell'auto per costringerli a viaggiare con una dama al volante, mentre un combattivo 2% vorrebbe diffondere un nuovo - e peggiore - pregiudizio sugli uomini alla guida.
Automobilisti prevenuti, siete avvisati…
L'indagine di Direct Line offre inoltre uno spaccato regionale sull'argomento, in base alle diverse province: le più negate con il parcheggio sembrano essere le torinesi (53%) e le cagliaritane (53%), anche se questa resta la critica più diffusa in quasi tutte le province analizzate. Firenze e Roma sono le città in cui l'aspetto più contestato è la distrazione (rispettivamente 42% e 40%), mentre a Brescia la più gettonata è l'insicurezza (42%), aspetto particolarmente criticato anche a Milano (39%). Trascurare la manutenzione dell'auto è una colpa particolarmente sentita a Cagliari (49%) e Bologna (36%). I palermitani sono invece i più infastiditi dalle frenate brusche, mentre i veronesi criticano alle donne lo stare sempre nella corsia centrale in autostrada (15%).
'Il sondaggio di Direct Line rivela - commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line - come il pregiudizio sulle donne al volante sia ancora radicato. La varietà del campione intervistato ha permesso di ottenere uno spaccato diversificato e quanto più rappresentativo del Paese e ciò che emerge, al di là della distinzione tra uomini e donne al volante, è la fondamentale importanza di una guida affidabile e attenta, per rendere i viaggi in auto più sicuri per se stessi e per gli altri."