Cronaca

Da via Verres una fiaccolata per dire no allo spaccio e al degrado

Si terrà domani sera la manifestazione organizzata dal Ccst. I residenti partiranno da via Verres angolo corso Vercelli alle ore 19

Senza risposte per più di un anno i comitati spontanei di Torino scenderanno di nuovo in strada per protestare contro il degrado che attanaglia alcuni quartieri, da borgo Aurora a Barriera di Milano passando per San Salvario e la zona di Porta Palazzo. Ad organizzare la fiaccolata ci penserà il Ccst. La manifestazione si terrà domani sera con ritrovo fissato in corso Vercelli angolo via Desana. Il gruppo armato di striscioni e fischietti partirà alle ore 19 con l'intento di riprendersi quelle zone dove il coprifuoco scatta all’ora di cena e dove i residenti non escono dopo l’ora di cena per il timore di incontrare delinquenti o spacciatori agli angoli delle strade.

I partecipanti percorreranno l'intero corso Vercelli fino ad arrivare all'altezza del Ponte Mosca di corso Giulio Cesare dove si uniranno ad altri comitati alla volta di piazza Palazzo di Città. In centro i comitati terranno un piccolo comizio sui problemi dei quartieri più flagellati e – secondo loro – dimenticati dalle attuali istituzioni.

“Ci aspettavamo di vedere dei fatti e non soltanto di sentire le solite parole - spiega Angelo Martino del comitato Torino Nord Barriera di Milano -. Così stufi dell'immobilità delle istituzioni abbiamo deciso di organizzare un’altra protesta. L’ennesima”. Alla protesta si unirà anche il comitato Sponde Dora e vie limitrofe. “Ci sembra doveroso scendere in strada e manifestare – dichiara il presidente Carmine Batilde -. A parte l’inaugurazione della mongolfiera non abbiamo visto grossi cambiamenti. Il quartiere Aurora ha bisogno di essere seguito, le sponde della Dora sono un disastro e l’area Ponte Mosca continua ad essere nelle mani dei disperati”.

A guidare il folto gruppo ci penserà il presidente del Ccst Carlo Verra. “La gente è preoccupata perché non vede miglioramenti – dichiara Verra -. A noi l'arduo compito di chiedere più controlli e più attenzione verso le fasce deboli. Speriamo che il sindaco ci ascolti perché  non ne possiamo più di parlare al vento”.


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