Cronaca

No Tav, in migliaia a Torino per la fiaccolata

Centinaia di metri di fiaccole hanno illuminato ieri sera il centro torinese per la manifestazione dei No Tav. "La nostra protesta continuerà", parola del leader del movimento Alberto Perino

Un centro torinese illuminato da migliaia e migliaia di torce e condito da canti per gridare “No alla Tav”: così si è svolta la manifestazione dell'8 luglio, partita da piazza Arbarello e terminata in piazza vittorio Veneto, nel cuore di Torino. Come sempre si litiga sui numeri dei manifestanti, per gli organizzatori erano presenti oltre 30 mila persone, per la Questura 6 mila. Fatto sta che, fatti salvi i numeri ufficiali, tantissime persone hanno ribadito la loro contrarietà alla Tav.

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Un serpentone lungo centinaia di metri con a capo lo striscione “No Tav – Bene Comune”. A seguire tanti rappresentanti di istituzioni, sindacati e movimenti. Tra loro sindaci della Val Susa, il leader Alberto Perino e i segretari Fiom Giorgio Airaudo e Federico Bellono. “Per la prima volta dopo 20 anni, Torino scende in piazza contro la Tav – ha detto Airaudo - ha ragione Fassino quando dice che la Tav sarà il tema del quinto referendum, perché i cittadini devono decidere come spendere i loro soldi. Se spenderli in opere utili o per fare un buco da 56 chilometri che non servirà a nulla”.

Tra i migliaia di manifestanti tanti ragazzi, ma anche famiglie intere, con nonni e bambini al seguito. Un'iniziativa che non rimarrà un caso isolato perché, come dice il leader del movimento Perino, la protesta continuerà: “La nostra protesta continuerà con le preghiere al pilone votivo della Maddalena, con il campeggio che apriremo domenica vicino al cantiere, conferenze, lezioni di molti docenti universitari, spettacoli e altre iniziative che organizzeremo alla Maddalena o dove ci permetteranno di farlo. Cercheremo in ogni modo di spiegare alla gente che questa è un'opera inutile che costa ad ogni cittadino un sacco di soldi, un' opera fuori dai tempi".

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