Cronaca

Infortuni sulle piste da sci, la Via Lattea introduce il ticket da 200 euro

Gli impianti del comprensorio valsusino si allineano a quelli del resto delle Alpi. Bardonecchia e Prali invece mantengono il servizio di recupero gratuito

immagine di repertorio

Duecento euro. E' quanto dovranno pagare gli sciatori e gli altri appassionati di sport invernali che resteranno vittime di incidenti per cui è necessario il trasorto in toboga a valle. La novità è stata introdotta in quasi tutti gli impianti piemontesi e quindi anche in quelli della Via Lattea (212 piste e 69 impianti di risalita), in alta valle di Susa.

Le nostre piste si allineano, così, a quanto avviene fuori dai confini della regione. In Francia e Svizzera, infatti, ogni soccorso di questo tipo si paga, solitamente a seconda della distanza che i soccorritori devono percorrere per raggiungere e riportare a valle gli infortunati. Sulle Dolomiti e in Valle d'Aosta, invece, è stato introdotto il ticket fisso da 200 euro, proprio come sta per avvenire in Piemonte.

Restano fuori da questo discorso ancora le piste di Bardonecchia e Prali, per cui invece i gestori non hanno disposto alcun pagamento per i soccorsi.

Per ovviare a brutte sorprese è possibile pagare una polizza di assicurazione che costa due euro e mezzo e che include, oltre ai soccorsi per gli infortuni, anche la responsabilità civile in caso di incidenti.


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