Cronaca

Maltempo, finite le precipitazioni. Adesso si contano i danni e si comincia a ricostruire

Superlavoro in mattinata per i vigili del fuoco, che hanno un centinaio di interventi in coda per allagamenti di abitazioni

Dopo l'allarme, ora è il momento della pulizia (foto scattata a Moncalieri)

Si attenua l'allerta maltempo in città e in provincia. Nella mattinata di oggi, sabato 26 novembre, era stato chiuso il sottopassaggio del Lingotto da corso Unità d’Italia a corso Giambone dove si erano accumulati 20 centimetri d’acqua. La riapertura è avvenuta intorno alle 11.30.

I ponti cittadini sono ormai tutti percorribili: il ponte Carpanini è stato abbassato ed è in funzione. Il monitoraggio dei livelli delle acque compiuto dal servizio tecnico Ponti e vie d’acqua della Città segnala una costante diminuzione dei livelli dei fiumi.

La piena che ha interessato alcuni viali del Valentino, i Murazzi e i percorsi ciclopedonali lungo il fiume ha portato una ingente quantità di limo che sarà rimossa nei prossimi giorni. Le strade sono percorribili e pulite, la viabilità scorrevole.

Arpa Piemonte mantiene ancora per oggi l’allerta gialla  per le zone alpine e prealpine (alta Valle di Susa, Chisone, Pellice e Po), per la Valle Tanaro, per la pianura settentrionale e quella torinese, a causa dei rischi di residui allagamenti per il transito della piena del Po e del Tanaro e per isolati fenomeni di smottamento. Nelle restanti zone non risultano criticità.

Nella giornata di ieri la protezione civile (dipendenti comunali e volontari) aveva effettuato diversi interventi nelle zone della città a rischio di esondazione e perlustrazioni in particolare nel tratto collinare e nei luoghi più critici a ridosso dei fiumi. Nei pressi del parco del Meisino, operando con le pale nel fango, sono intervenuti per agevolare il trasferimento all’asciutto di circa 25 cavalli del Circolo Ippico in stalle vicine. Un intervento precauzionale è avvenuto nei pressi del cimitero di Sassi, in via Nietzsche, dove l'acqua aveva impedito a un piccolo gruppo di abitanti di rientrare nelle proprie case. L'allarme è però finito presto. In serata ai Murazzi è invece andato allagato lo Student Lab.

Decisamente più critica la situazione fuori città, dove i vigili del fuoco stanno eseguendo una cinquantina di interventi di prosciugamento di edifici allagati e ne hanno in attesa un altro centinaio. Moncalieri resta la città più colpita. Problemi anche a Carignano, con alcune zone che ieri sera sono state allagate dall'esondazione del Chisone.

A Giaveno ci sono ancora borgate isolate e senz’acqua, cosa che ha portato la Smat a installare cisterne.

Una frana ha messo in pericolo un caseggiato ad Almese.

In val Chisone non si contano gli smottamenti (l'ultimo stamattina a Perosa Argentina, già duramente provata dall'alluvione). Prali, in val Germanasca, resta sempre isolata per colpa di una frana. In alta valle di Susa, è chiuso al traffico il tratto della strada statale 335 di Bardonecchia compreso tra il km 6,900 (Oulx) e il km 9,000 (Bardonecchia). Il percorso alternativo prevede l’utilizzo dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia attraverso lo svincolo di Oulx al km 1,000. Nel tratto Cesana-Claviere della statale 24 del Monginevro è invece revocato il divieto di transito ai mezzi superiori alle 24 tonnellate precedentemente istituito. Analoga revoca è stata disposta dall’autorità francese sulla RN94 proseguimento della statale 24 in Francia.

Una prima stima sommaria per interventi alla viabilità sulle strade provinciali coinvolte dall'emergenza maltempo ammonta a circa tre milioni di euro per le emergenze immediate. I tecnici della viabilità della Città metropolitana di Torino hanno in corso una serie di accertamenti sulla strada provinciale 169 di Prali, in tutto il Pinerolese e le valli di Viù (Lemie e Usseglio), dove restano ancora molti tratti chiusi al traffico ed è impossibile definire stime più precise.

Per quanto riguarda gli interventi necessari agli edifici delle scuole superiori danneggiate,una prima stima sommaria ammonta a circa 1,2 milioni per le strutture e circa 500mila per i danni agli impianti termici ed elettrici ma anche in questo caso sono in corso ulteriori verifiche per la quantificazione effettiva dei danni.


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