Cronaca

Imbrattati tutti i muri di via Parma con vignette e slogan contro polizia e giornalisti

Vademecum degli anarchici contro le forze dell'ordine. I muri di Aurora lasciati alla mercé dei vandali. E i residenti vanno in Prefettura a protestare

Dal lancio dei bidoni dell’immondizia contro le forze dell’ordine e i cronisti passando per i rifiuti gettati in testa al fabbro e all’ufficiale giudiziario di turno. Il perfetto vademecum per opporsi agli sfratti si trova in borgata Aurora, lungo quelle vie dove le case occupate spuntano come i funghi.

Tra i muri imbrattati e i centri sociali spiccano una serie di vignette lasciate dagli antagonisti. In una si vedono alcuni uomini che difendono un feudo aiutandosi con dei bidoni dell’immondizia. Poco più in là agenti della polizia con in mano uno spray urticante. Un altro schizzo mostra uno uomo a rischio sfratto lanciare immondizia addosso a due agenti in divisa. E un ufficiale giudiziario in arrivo che si chiede cosa stia succedendo. Non mancano nemmeno i riferimenti alla violenza.

In via Parma appare un giovane con cappellino e sciarpa a coprirgli il viso. In mano un manganello e sulla maglia la scritta Acab. Sul muro l’avvertimento “La polizia ci attacca? Noi ci difendiamo”. Ennesimo segnale di una situazione difficile da cui almeno per il momento non si trova una via d’uscita. Chi, poi, non vuole lasciare la sua casa può fare come il personaggio di un’altra vignetta. Ossia salire sul tetto o barricarsi nell’appartamento murando la porta con delle assi. “Non esco di casa. Resisto allo sfratto” grida con tutta le forze il personaggio disegnato sul muro. Uno slogan, un invito a reagire.

E dopo lo sgombero dei locali occupati di via Modena l’attenzione delle forze dell’ordine è salita alle stelle. Alcuni giorni fa una delegazione di residenti, praticamente tutte donne, ha fatto visita al prefetto Di pace insieme alla consigliera di Fdi della circoscrizione Sette Patrizia Alessi. “Abbiamo consegnato una lettera e chiesto lo sgombero della maggior parte dei locali occupati dagli anarchici - ha precisato Alessi -. Siamo stufi di vivere in un clima di terrore e violenza. Il nostro, in particolare, è diventato un luogo di scontri e di rivolte continue. Un clima inaccettabile per i residenti del quartiere”.


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