Cronaca

Narrazioni Jazz e Salone del Libro: un intreccio tra musica e letteratura

La nuova kermesse musicale, a maggio, sostituirà il Torino Jazz Festival con un format tutto nuovo

La presentazione di Narrazioni Jazz

A maggio esordisce "Narrazioni Jazz". La città, orfana del Torino Jazz Festival, vedrà la nascita della nuova kermesse culturale che inaugura la sua prima edizione - dal 17 al 21 maggio - collaborando fin da subito con il Salone del Libro (18-22 aprile). Le due manifestazioni si svolgeranno in modo parallelo e intrecciato, armonizzandosi e provando a soddisfare tutte le esigenze.

Il Jazz festeggia quest'anno un compleanno importante: i 100 anni dalla registrazione del primo disco 78 giri di musica jazz. Si comincia il 17 maggio all'Auditorium Giovanni Agnelli con lo spettacolo "Jass. Ovvero quando il jazz parlava siciliano" di Franco Maresco e Claudia Uzz, e si prosegue con tantissimi appuntamenti organizzati in due fasce orarie: 17.30 e 21 tra Lingotto, Conservatorio e la chiesa di San Filippo Neri.

Si prosegue poi verso la Torino Jazz Night che con una notte bianca, il 20 maggio, porterà musica e letteratura nelle strade e nelle piazze, nelle sale da concerto e nei locali. "Si tratta di un festival completamente nuovo - ha detto il direttore artistico Stefano Zenni - , è un format unico nel suo genere anche su panorama nazionale: è una sfida ed è anche per questo che ho accettato questo incarico". Narrazioni Jazz è un progetto della Città di Torino per la cui realizzazione sono serviti 550mila euro, interamente coperti dagli sponsor: Intesa Sanpaolo, Iren e Poste Italiane. 

" È stato possibile creare un format nuovo - ha dichiarato la sindaca Chiara Appendino - anche grazie alla collaborazione di Zenni e di Lagioia. Cinque giorni di festival di cui speriamo i cittadini possano giovare dal punto di vista culturale.

Un festival inclusivo, sia dal punto di vista geografico, poiché si svolge in tutta la città, sia nel metodo, con la call pubblica, sia nei temi, cioè coinvolgendo tutte le fasce, anche quelle deboli. Questa è la prima edizione, noi mettiamo un seme e speriamo possa crescere nei prossimi anni. Più tardi tireremo le fila - ha poi concluso la prima cittadina - ma crediamo che le prospettive siano positive". 


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