Cronaca

No Tav, chiude il campeggio ma la protesta non si fermerà

Alberto Perino: "Ora i toni si devono abbassare". Il Movimento No Tav tornerà a presidiare anche la zona della baita, il luogo simbolo della protesta nella scorsa primavera

La protesta contro l'Alta Velocità continuerà dopo l'estate

Termina il campeggio No Tav ma la protesta contro l'alta velocità Torino-Lione continuerà nei prossime mesi. Alberto Perino, storica figura di punta del movimento No Tav, fa il punto della situazione: "Ora i toni si devono abbassare da parte di tutti e dovrebbe cominciare il più forte, cioé le forze dell'ordine. Smobilita - continua Perino - il campeggio No Tav, ma il presidio da parte dei comitati continuerà, almeno finché non ce lo smonteranno. Nel caso, però, lo rifaremo. Noi siamo come la Fenice, continueremo a rigenerarci". Il Movimento tornerà a presidiare anche la zona della baita, il luogo simbolo della protesta degli ultimi mesi. "Sarà - spiega Perino - un punto d'appoggio per le proteste future nel luogo dove dovranno fare i lavori".

Il movimento declina i verbi al futuro, perché i lavori - sostengono i No Tav - finora non sono mai iniziati. "Il cantiere non esiste - dice Perino - è una balla colossale: la galleria dovrebbe sorgere in un luogo diverso". Le prove di dialogo sono solo all'inizio, dopo tante tensioni, e la strada appare in salita, anche se la manifestazione pacifica di ieri induce il vicepresidente della Commissione di vigilanza Rai, l'onorevole Giorgio Merlo (Pd) a dire che in Val Susa "finalmente abbiamo registrato una pagina di democrazia".

Domenica all'interno del campeggio tanti giovani, italiani ma anche francesi, spagnoli, belgi fiamminghi e inglesi hanno smontato le tende e trascorso la giornata a chiacchierare. Il presidio è stato allestito come un campeggio vero e proprio, con tanto di tenda da campo adibita a cucina, un chiosco che funge da bar (i proventi, come indicato sul bancone, serviranno per comprare un nuovo camper al posto di quello "bruciato dalla Polizia"), un tendone mensa, i banchetti del merchandising, i bagni chimici, un palco per i concerti (sabato sera era in programma uno spettacolo dedicato a Gigi Meroni, compianto campione granata) e vari spazi per le discussioni.

Il popolo No Tav assicura che dopo l'estate la protesta contro l'alta velocità continuerà, e lanciano lo slogan "A sarà dura". Solidarietà alla lotta contro l'alta velocità anche dallo scrittore Erri De Luca, a Cervinia per il Cervino Cinemountain: "La lotta della Val Susa - dice - ha tutte le ragioni e la forza per vincere".
 


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