Cronaca

Attacco alla sede di Partito democratico a Roma, motivazioni No Tav

Al primo posto nelle attenzioni di questo partito non ci sono i senza casa, gli sfrattati, i pignorati, i precari, gli studenti, i migranti, gli abitanti aquilani alle prese con una difficile ricostruzione della propria dignità

Una foto della manifestazione (da notav.info)

Sul sito punto di riferimento dei No Tav c'è un titolo in evidenza: "Il Pd è un obiettivo politico. Ecco perché l'abbiamo assaltato". Su Notav.info si parla delle motivazioni che hanno spinto alle tensioni createsi a Roma due giorni fa.

"Il comportamento - si legge - di una forza politica come il Pd, che a pranzo sostiene il ministro Cancellieri e in serata gestisce la repressione contro la manifestazione di Campo de Fiori, rappresenta plasticamente l'enorme distanza tra il paese che soffre e che subisce la crisi e gli interessi che Letta e compagni intendono salvaguardare".

Il documento è firmato da Paolo Di Vetta, attivista dei 'Blocchi precari metropolitani di Roma'. Secondo Di Vetta, la sede del Pd è stato obiettivo dell'assalto di Roma perché "al primo posto nelle attenzioni di questo partito non ci sono i senza casa, gli sfrattati, i pignorati, i precari, gli studenti, i migranti, gli abitanti aquilani alle prese con una difficile ricostruzione della propria città e della propria dignità. Sono le lobbie del mattone, gli imprenditori come Ligresti, la Lega delle cooperative, i profitti legati alla rendita e al consumo di suolo, invece, i fari di riferimento sui quali puntare e sui quali investire. Una vergogna da difendere anche con l'inasprimento degli apparati di controllo sia a livello locale che nazionale".


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