Cronaca

Museo del Cinema, manca l'accordo per il nuovo direttore ed è caos

Leon: "Servono due direttori: uno amministrativo e uno artistico". Chiamparino: "Rispettare il bando o aprirne un altro"

Il Museo del Cinema

Non c'è accordo fra Comune e Regione per la nomina del nuovo direttore del Museo nazionale del Cinema di Torino e gli effetti sono dirompenti anche nel consiglio direttivo. Dopo Massimo Sordella, presente in quota Gtt, ha presentato le dimissioni anche Monica Cacciapuoti di Fondazione Crt.  Il caos è scoppiato lunedì 12 dicembre  a proposito della scelta sul successore di Alberto Barbera, il cui incarico scadrà a fine mese.

Mentre la Regione spinge su Alessandro Bianchi, già segretario della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e del Maxxi di Roma, che ha partecipato alla selezione effettuata dalla Praxi e prevista dal bando per l'incarico, il Comune lo ritiene troppo vicino al Pd e propone di avviare un percorso con la nomina di un direttore amministrativo, da individuare tra le professionalità che già lavorano per il Museo, per poi scegliere il direttore artistico soltanto in un secondo momento.

"Non abbiamo avanzato dei nomi - ha detto l'assessora alla Cultura del Comune, Francesca Leon - , ma un metodo che speravamo potesse essere condiviso. A nostro avviso occorre disgiungere la funzione di direttore amministrativo da quella di direttore artistico-scientifico".

Ma la reazione della Regione, nella persona del presidente Sergio Chiamparino insieme all'assessora alla Cultura Antonella Parigi, non è tardata ad arrivare: "La mancata nomina del nuovo direttore del Museo Nazionale del Cinema, attesa per ieri (lunedì 12 dicembre, ndr), costituisce un episodio grave, che pregiudica il lavoro futuro di un’'importante istituzione culturale di Torino. Come Regione Piemonte ci siamo sempre impegnati per garantire la massima trasparenza e correttezza, rispettando le modalità sancite dal bando pubblico e le scelte della commissione giudicatrice.

Un impegno non condiviso dalla Città di Torino, che ha reso impossibile individuare entro i tempi previsti la nuova guida del museo". Il presidente e l'assessora hanno poi ribadito che "la logica scelta con il bando non ammetta scorciatoie né mediazioni fatte da tavoli politici. Per garantire una guida di livello e all'altezza dell'istituzione Museo del Cinema, riteniamo sia possibile o rispettare i risultati del bando, oppure annullare il bando attuale e aprirne un altro con criteri che garantiscano massima trasparenza.

Contemporaneamente, occorre prorogare gli attuali organi, a cominciare dal direttore Alberto Barbera, così da permettere la continuità delle attività del Museo del Cinema".  


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