Cronaca

Omicidio a Giaveno: sviluppi telefonici e un bracciale di corallo

Tre scoperte pesano sul destino di Piampaschet, lo scrittore presunto omicida: una telefonata, un bracciale appartenuto alla vittima scoperto da una perquisizione, e un nuovo personaggio apparso all'orizzonte

Emergono, come riportato dal quotidiano La Stampa, nuovi dettagli che ingrandiscono il punto interrogativo sulla colpevolezza di Piampaschet. A sua discolpa, la difesa ha individuato una telefonata sul telefono della vittima che risalirebbe al 7 febbraio: il telefono avrebbe squillato, e sarebbe stato acceso, mentre nei giorni precedenti i tabulati lo danno spento. Se si riuscisse a dimostrare che Anthonia era ancora viva, lo scrittore sarebbe al sicuro: è accusato di averla uccisa il 28 novembre.

L'accusa porta un altro indizio a sostegno della colpevolezza: un braccialetto di corallo ritrovato a casa dell'uomo, in una perquisizione effettuata il 3 settembre. Il braccialetto potrebbe essere stato di proprietà della vittima. Ed è anche il titolo di un racconto nel cassetto del sospettato, racconto che potrebbe essere interessante per determinare il movente.

Mentre le indagini sulle tracce ematiche si approfondiscono, spunta un nuovo personaggio. Un nigeriano che appare sui tabulati nell'autunno 2011, quando i rapporti con Piampaschet si fanno più difficili. Potrebbe essere un fidanzato o un protettore. 


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