Il Cie devastato dalle rivolte: l'ampliamento era costato 14 milioni
Il Cie di corso Brunelleschi era stato ampliato solo tre anni fa: oggi può ospitare meno della metà delle persone per le quali era stato pensato. Ieri il sopralluogo dei consiglieri comunali
Bruciato e devastato dalle continue rivolte, il Cie di corso Brunelleschi è ridotto al ricordo si sé stesso. E, se si pensa che l’ampliamento di tre anni fa è costato ben 14 milioni di euro, la situazione nella quale versa il centro per l’identificazione e l’espulsione di Torino è impietosa. Su 210 posti, solo 98 sono utilizzabili: meno della metà: oggi, nel Cie sono ospitati 73 uomini e 12 donne.
I costi maggiori sono però legati alle devastazioni che vengono puntualmente effettuate nel Cie, a cadenza quasi mensile. Le ultime grandi rivolte sono state il 30 giugno, il 22 e 23 luglio: in quei casi, così come negli altri, si è verificato il danneggiamento di oggetti e di arredi. Incendi, vandalismi e via dicendo hanno poi fatto sì che il centro per l’identificazione e l’espulsione si riducesse alla metà del suo potenziale. “Non ho cambiato idea i Cpt non andavano pensati e realizzati. I Cie vanno chiusi, hanno manifestato il loro totale fallimento”, commenta Marco Grimaldi, Sel.
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