Cronaca

Ospedale unico, si farà a Trofarello

La decisione è stata presa ieri dalla Giunta regionale. E si sono scatenate le prime reazioni politiche

L'assessore alla Sanità Antonio Saitta

È deciso. Il nuovo ospedale unico dell’ASL TO5  sorgerà in località “Cenasco", contigua al Movicentro del Comune di Trofarello. La decisione era nell'aria ma la decisione è stata deliberata ieri la Giunta regionale su proposta degli assessori regionali alla Sanità, Urbanistica e Trasporti. L'ospedale avrà le caratteristiche di base e specialistiche di un ospedale sede Dea di 1° livello con circa 100mila accessi e una potenzialità di 460 posti letto. 

La scelta dell’area si è basata sulle diverse motivazioni, sulle quali spicca la decisione già assunta dai Comuni di Trofarello e Moncalieri di compensare il consumo di suolo eliminando 8 ettari di aree oggi edificabili e trasformandole in aree verdi e agricole, molto più delle aree sulle quali sorgerà il futuro ospedale unico, equivalenti a circa 4-5 ettari. Inoltre, l’area è baricentrica, sia in rapporto alla dislocazione sul territorio degli utenti sia ai tempi necessari per raggiungere il nuovo ospedale.

Si trova inoltre in prossimità del nodo ferroviario più completo e fornito, è in vicinanza dello svincolo autostradale di Vadò sulla tangenziale sud di Torino e le caratteristiche geomorfologiche presentano problemi marginali facilmente superabili con accorta progettazione. 

I PARERI POLITICI - Ma sulla decisione presa, si sono già scatenate le prime critiche. Daniela Ruffino (Fi), vicepresidente del Consiglio regionale piemontese, ha parlato di "presa in giro per gli abitanti della zona". "I sindaci martedì avevano presentato delle controdeduzioni puntuali alla scelta di Saitta di far ricadere su Moncalieri, l'opzione per realizzare la nuova struttura.

Lo facevano - ha affermato l'esponente di Forza Italia - contro deducendo i deficit di accessibilità stradale, ferroviaria e di sicurezza idrogeologica del sito stesso, preferendo tecnicamente quello di Villastellone con un approfondimento di studi tecnici al riguardo.

Insomma credo che ci fossero sufficienti elementi per almeno prevedere un approfondimento degli Uffici al riguardo. Ecco il perché dell'audizione frettolosa dei sindaci: l'assessore alla Sanità aveva già deciso e non voleva, come sua abitudine, aprirsi ad alcun tipo di confronto". 
E arrivano proteste anche dal M5S con Giorgio Bertola: " Il sito scelto per il nuovo ospedale dall'Asl To 5 produrrà ulteriore consumo di suolo - ha attaccato il consigliere regionale - e non ci sono compensazioni che tengano.

L'impegno ad evitare il consumo di territorio era già contenuto nel protocollo d’intesa approvato a novembre 2015 e citava anche la qualità del suolo tra i criteri per localizzare l’area. Avevamo chiesto che venissero privilegiate dall'amministrazione regionale il recupero di aree industriali dismesse, anche in questo senso la Regione ha dimostrato mancanza di disponibilità a valutare queste alternative".

Il Pd, con Daniele Valle, invece si difende e commenta positivamente la scelta: " Il nuovo ospedale unico risponderà in maniera moderna ed efficiente al bisogno di salute dell'area". Valle tuttavia auspica un confronto con l'Assessore alla Sanità, Antonio Saitta, per approfondire le ragioni della scelta. 


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