Cronaca

Intitolazione dei nuovi laboratori di Genetica e Chimica forense al Commissario “Vincenzo Rosano”

I nuovi laboratori consentono di rispondere a richieste di accertamenti specialistici riguardanti le competenze chimiche e della biologia forense

I locali ospitanti i nuovi laboratori

La Scientifica è una struttura centralizzata che interviene quando sono richieste particolari competenze nel campo delle scienze forensi e nelle documentazioni specialistiche.

Il Gabinetto Interregionale di Torino sovrintende alle attività di Polizia Scientifica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Con il trasferimento dei locali del Gabinetto Interregionale presso il Centro Polifunzionale ubicato presso il 5° Reparto Mobile di Torino sito in via Veglia, avvenuto nel 2008, si è sentita l’esigenza di dotare questo Gabinetto di nuovi Laboratori specialistici vicini alla sede principale. Proprio stamane, lunedì 6 marzo, è avvenuta la cerimonia di intitolazione.

Grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze giuridiche, e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e con finanziamenti del Ministero dell’Interno nel 2011 è stato possibile avviare, con la supervisione del Servizio Polizia Scientifica, la costruzione dei Laboratori di Genetica e di Chimica forense. 

I nuovi Laboratori sono operativi dal 2015, sono al 6° piano della palazzina polifunzionale Sebastiano Vinci e occupano una superficie di circa 600 metri quadrati comprensivi di uffici burocratici. I nuovi Laboratori consentono di rispondere a richieste di accertamenti specialistici riguardanti le competenze chimiche e della biologia forense che provengono dalle AA.GG. e da Uffici investigativi non solo del Piemonte e della Valle d’Aosta, ma per la genetica anche della Liguria e prossimamente del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Attraverso queste attività sono stati forniti elementi determinanti per la risoluzione di casi giudiziari.

I laboratori chimico-forensi del Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica di Torino svolgono attività di supporto scientifico ad alto livello sia per gli uffici di polizia che per le Procure della Repubblica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Forniscono inoltre, per tutte le attività chimiche in capo ai Gabinetti Provinciali territorialmente distribuiti, costante supporto con funzioni anche di omogeneizzazione, coordinamento, emanazione di linee guida nonché di addestramento negli ambiti specifici. Tali attività vanno dal supporto specialistico, nel caso di sopralluoghi in cui siano richieste le professionalità presenti nel laboratorio chimico-forense (ad es. nel caso di grossi eventi incendiari od esplosioni), alla conduzione di studi su argomenti di rilevanza specifica.

I laboratori chimico forensi sono costituiti da sette aree: A. fotografica; A. evidenziazione impronte latenti; A. indagini sulle sostanze stupefacenti; A. indagini su infiammabili ed esplosivi; A. indagini merceologiche; A. indagini su falso documentale e nummario; A. indagini balistiche.

Per il Laboratorio di Genetica forense è noto che basta una piccolissima traccia del DNA per identificare il colpevole. Sul luogo di un crimine vengono lasciate tracce appartenenti sia all’autore del reato che alla vittima. In laboratorio, i tecnici della Polizia Scientifica, in camice bianco e mascherina, analizzano gocce di sangue, saliva, capelli, mozziconi di sigaretta, tracce biologiche invisibili, deteriorate o anche lavate (quest’ultime evidenziate per mezzo del Luminol), per ricostruire l’impronta genetica e incastrare il colpevole di un reato. Il DNA è presente in ogni cellula dell’organismo umano ed è differente da individuo a individuo, fatta eccezione per i gemelli omozigoti. Il Laboratorio di Genetica forense analizza i reperti per ricostruire la cosiddetta “IMPRONTA GENETICA” che poi verrà confrontata con quella di un eventuale sospetto.

Il DNA non serve solo per identificare i criminali; è utile pure per identificare un cadavere sconosciuto che si trovi in uno stato fortemente degradato. Gli esami che consentono di giungere all’individuazione di un profilo genetico, necessitano di strumentazioni tecnologicamente avanzate, e i campioni sono sottoposti a diversi step di trattamenti secondo un flusso di lavoro ben definito e tracciabile. Inizialmente si determina la natura e la specie della traccia (umana o animale); successivamente si estrae il DNA, si quantifica per conoscerne la concentrazione, si amplifica per avere più copie identiche (processo simile ad una sorta di fotocopiatrice molecolare) e si esegue un’elettroforesi capillare per ricavarne una sequenza alfa numerica (alleli). Infine il profilo genetico ricavato dalle analisi viene comparato con quello della vittima/dell’indagato o inserito nella Banca Dati del DNA per una futura comparazione.


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