Cronaca

Dieci anni di ricerca europea ERC, i successi di Politecnico e Università di Torino

Per il decennale del Consiglio Europeo della Ricerca, i due atenei torinesi raccontano i migliori risultati ottenuti

In occasione del decimo anniversario della creazione dello European Research Council, il principale programma di finanziamento della ricerca di frontiera nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, l’Università e il Politecnico di Torino raccontano i risultati di prestigio e i successi ottenuti dai ricercatori che lavorano nella nostra città.

Cure per il cancro e sistemi anti-terremoti, nuove analisi di dati biologici e soluzioni per le emergenze idriche, e poi ancora progetti di ricerca che spaziano dalla fisica alla matematica, dall'ingegneria alla psicologia. Sono molteplici gli ambiti in cui i progetti di ricerca sviluppati a Torino hanno ottenuto finanziamenti europei e ricadute occupazionali. E per celebrare il decennale dell'ERC, il Poli ha organizzato anche un incontro tra i vincitori dei progetti e i ricercatori e dottorandi.

Nei suoi primi dieci anni, il Consiglio Europeo della Ricerca ha finanziato quasi 7.000 ricercatori in tutta Europa, di cui 380 italiani, sostenendo 50.000 membri di team, 6 premi Nobel, diverse centinaia di domande di brevetto e decine di scoperte scientifiche.

Dei 380 progetti vinti da Istituzioni del nostro paese, 7 sono i progetti ERC dell’Università di Torino (4 finanziamenti “Starting”, 2 “Consolidator”, 1 “Advanced” e 1 “Proof of Concept”) per un valore totale di circa 9,5 milioni di euro.

Per quanto riguarda il Politecnico, sono 11 i grant dello European Research Council ottenuti dai ricercatori torinesi, per un totale di 11 milioni di euro di finanziamenti che si sommano ai circa cento progetti finanziati del programma UE Horizon2020, per un totale di quasi 37 milioni di euro assegnati negli ultimi tre anni, con un miglioramento del posizionamento sia a livello nazionale che europeo dell’Ateneo, che si colloca al 4° posto italiano e al 58° europeo; a questi si sommano i 36 progetti internazionali, 112 nazionali e 324 regionali ottenuti negli ultimi cinque anni, che ammontano complessivamente a 62 milioni e mezzo di euro. Significativa è poi la ricerca da contratti con enti e imprese: circa 19 milioni di euro nel solo 2016.

I PROGETTI DI RICERCA DELL'UNIVERSITÀ

I progetti coinvolgono 7 Dipartimenti dell’Università – Psicologia, Oncologia, Fisica, Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, Neuroscienze, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Matematica – e spaziano dallo studio dei movimenti delle persone per anticiparne le intenzioni e comprendere meglio alcuni disturbi come l’autismo, alla cura del cancro colorettale, agli scudi anti-terremoto grazie ai metamateriali.

I 7 vincitori di questi finanziamenti dell'Università di Torino sono: Cristina Becchio del Dipartimento di Psicologia, con “Dimmi come ti muovi e ti dirò cosa hai in mente di fare”; Andrea Bertotti del Dipartimento di Oncologia, con “Sconfiggere la malattia residua nel cancro colorettale”; Federico Bosia del Dipartimento di Fisica, con “Scudi anti-terremoto grazie ai metamateriali”; Roberto Chiarle del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, con una ricerca su un vaccino anti-cancro; Benedetto Sacchetti del Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”, per la ricerca su “Come facciamo a ricordare le esperienze emotive associate ai suoni?”; Massimo Santoro del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, con “Capire i meccanismi metabolici alla base dell’angiogenesi”; Susanna Terracini, del Dipartimento di Matematica “Giuseppe Peano”, grazie a “Modelli complessi per sistemi dinamici fortemente interagenti”.

LA RICERCA DEL POLITECNICO

Il 21 marzo si è tenuta per la prima volta al Politecnico di Torino la Giornata della Ricerca, in cui sono stati presentati alcuni significativi progetti di ricerca fondamentale, collaborativa e industriale. Il vicerettore per la ricerca Stefano Corgnati e la dirigente dell’area ricerca Laura Fulci hanno delineato linee di azione e progetti avviati e i ricercatori dell’Ateneo hanno presentato alcuni dei progetti di ricerca fondamentale e applicata, individuale e collaborativa, per rappresentare la varietà dei temi di ricerca dell’Ateneo, i suoi Dipartimenti e le numerose fonti di finanziamento che sostengono la progettualità, le carriere e la mobilità dei ricercatori al Politecnico di Torino.

Nel pomeriggio, presso il Salone d’onore al Castello del Valentino, si è poi svolto un “ERC café”, evento conviviale per mettere in contatto i vincitori di grant ERC del Poli con la comunità di giovani ricercatori e studenti, per scambiare suggerimenti utili per la costruzione di nuove idee progettuali nell’ottica di una futura partecipazione al Programma ERC.

Tra i ricercatori vincitori di finanziamenti presenti all'incontro ci sono stati Chiara Vitale Brovarone, Consolidator Grant per una ricerca mirata a “ingannare le cellule per combattere l'osteoporosi”; Valentina Cauda, Starting Grant con “Un cavallo di Troia per distruggere le cellule tumorali”; Francesco Laio, Consolidator Grant per “Affrontare la scarsità d’acqua in un mondo globalizzato”; Gian Paolo Cimellaro, Starting Grant grazie a “Modellizzare la complessità delle emergenze”; Gian Paolo Cimellaro, vincitore “Proof of Concept” con la ricerca “Monitorare gli edifici in situazioni di emergenza”; Alberto Fina, Starting Grant che si è occupato di “Nanomateriali conduttori di calore a base di grafene”; Enrico Magli, Consolidator Grant con “Anche le macchine fotografiche hanno impronte digitali” e Proof of concept con lo studio su “Compressione e elaborazione di big data”; Riccardo Zecchina, Advanced Grant per la ricerca “Dalla fisica dei sistemi disordinati all’analisi di dati biologici”.


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