Cronaca

La rabbia dei residenti di via Artom "Basta con le carovane rom al Colonnetti"

I cittadini del quartiere Mirafiori Sud sono scesi in strada per protestare contro il viavai delle roulotte nei pressi dell'area verde. Alla denuncia hanno partecipato i consiglieri di Pdl e Lega

Sotto l’assedio delle roulotte dei rom da alcuni anni. A Basse Lingotto e a Mirafiori Sud la rabbia dei residenti è arrivata decisamente al culmine. I nomadi, infatti, continuano ad accamparsi selvaggiamente nei parcheggi antistanti il parco Colonnetti. Le aree da gioco sono diventate un immenso vespasiano, in particolare quella riservata agli skater risulta oggi quasi inagibile. Tanti i rifiuti lasciati quotidianamente nei pressi dell’area cani e del campo da calcetto situato tra via Artom e via Fratelli Garrone.

Inutilizzabili le fontane che i ragazzini e le mamme utilizzano quotidianamente per lavarsi. Inascoltati gli appelli dei residenti che si trovano spesso a dover litigare con i rom. “Abbiamo scritto alle istituzioni più e più volte ma senza ottenere mai un vero riscontro” lamentano in coro i cittadini che ieri si sono riuniti in massa davanti al parco per protestare contro quella che ritengono essere una vera e propria ingiustizia. Proprio a due passi dal luogo in cui i nomadi si accampano e bivaccano ogni giorno.

Insieme ai cittadini del quartiere sono scesi in strada anche tutti i consiglieri del Pdl e della Lega Nord della circoscrizione Dieci. “Nell'ultimo consiglio il centro-sinistra ha respinto un nostro documento che chiedeva l'applicazione di una ordinanza emessa dall'ex sindaco Chiamparino – lamentano Luigi Minutello, Gino Sacchetti e Alberto Acquaviva, in qualità di membro del coordinamento cittadino -. Nei prossimi giorni presenteremo una richiesta formale per la convocazione di un consiglio aperto alla cittadinanza. Siamo disposti a votare un documento insieme alla maggioranza purché si applichi questa Ordinanza”.

Dello stesso parere i consiglieri della Lega Nord Domenico Morra e Ciro Renegaldo. “Molte persone hanno persino paura di protestare perché sono stati oggetto di minacce e intimidazioni – spiegano i due del Carroccio -. Nel quartiere regna la paura. Non si vuole creare allarmismo ma solo risolvere un problema che sta diventando insostenibile”.


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