Cronaca

Raid vandalico in Barriera, No Tav imbrattano i muri della sede del Pd

Il circolo Arci e la sede del Pd di via Cervino hanno subito la scorsa notte un attacco da parte di un gruppo di antagonisti. Il gesto è stato duramente condannato dal sindaco Fassino

Ennesimo blitz dei No Tav che nella notte tra mercoledì e giovedì hanno imbrattato i muri della sede del Pd e del circolo culturale Arci Antonio Banfo di via Cervino 0. Diverse le scritte apparse sui muri e sulle serrande, ancora una volta si tratta dei consueti messaggi di odio accompagnati da inviti alla rivolta. Si va da “No Tav liberi” a “Pd merde” passando per “Terroristi siete voi” e “Vi distruggeremo”. Un tour di veleni e messaggi deliranti, firmati per l’appunto dagli antagonisti che ogni giorno si radunano per difendere la Valle, che ha mandato su tutte le furie i frequentatori del circolo, oltre ai residenti della zona.

“Non siamo tutelati – lamenta uno degli anziani -. Non è ammissibile che questa gente scarabocchi la nostra Barriera”. Pensiero condiviso dalla presidente della circoscrizione Sei Nadia Conticelli. “Si tratta di gruppi organizzati che mirano a destabilizzare creando un clima intimidatorio, soprattutto in quelle parti di città più popolari dove ritengono di poter trovare terreno fertile tra i disagi della crisi economica – spiega Conticelli -. Qui però il tessuto sociale, sebbene economicamente fragile, é sempre stato solido e l'antagonismo non ha mai trovato grandi spazi per attecchire. E così sarà anche i futuro”.

Polemico anche Francesco Vercillo dell’Anpi. “Non capiamo il perché di questo gesto – accusa Vercillo -. Questi signori dovrebbero imparare a comportarsi invece di danneggiare le proprietà altrui”. Scritte e insulti che non sono piaciuti nemmeno al sindaco di Torino Piero Fassino. “Anche imbrattare i muri è il segno dell’incapacità di dialogare – commenta il primo cittadino -. Questi gesti, insieme ai ripetuti atti di intimidazione nei confronti di esponenti politici attorno al tema Tav, preoccupano e devono trovare condanna in chiunque abbia coscienza civile e democratica”. Un atto vandalico che ha riportato il circolo indietro di quattro anni. A quel lancio di bombe carta che fece saltare in aria una delle vetrine della sede del Partito Democratico di Barriera di Milano.


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