Cronaca

Melassa per narghilé di contrabbando destinata agli 'shisha-bar' di Torino, tre arresti

Sequestrato un maxi-carico da 228 chili che avrebbe procurato un profitto illecito di 30mila euro

La melassa di narghilé sequestrata

La guardia di finanza di Torino ha sequestrato, a inizio marzo 2024, 228 chili di melassa da narghilé di contrabbando e ha arrestato due persone nel quartiere Barriera di Milano. La sostanza era destinata ai numerosi circoli privati presenti in città, detti anche 'shisha-bar' e frequentati soprattutto da stranieri. "Essendo priva delle indicazioni relative alla nocività per la salute - spiegano dal comando torinese -, la melassa sequestrata risulta particolarmente insidiosa: il suo consumo mediante narghilé viene, sovente, percepito come meno pericoloso rispetto ad altri prodotti da fumo, al punto da attrarre anche non fumatori. È composta, infatti, da numerosi ingredienti tendenzialmente a base di frutta trattati con alte quantità di sostanze zuccherine oltre a una piccola percentuale di tabacco, che inducono, inevitabilmente, effetti nocivi per i polmoni".

Gli arrestati sono due mediorientali, regolari sul territorio nazionale, sorpresi a trasportare numerosi scatoloni contenenti i 228 chilogrammi di melassa per narghilé proveniente da Paesi del Medio Oriente asiatico e priva delle indicazioni imposte per legge a tutela del consumatore nonché del contrassegno dei Monopoli di Stato, obbligatorio per tutti i prodotti assoggettati al regime fiscale delle accise. Il prodotto era stoccato a bordo di un'auto station wagon notato da una pattuglia di 'Baschi Verdi' del gruppo Pronto Impiego di Torino impegnata in servizio di controllo del territorio. La vettura viaggiava con un assetto insolitamente ribassato che mostrava il carico.

Qualora immesso sul mercato, il prodotto avrebbe fruttato ai contrabbandieri un profitto illecito superiore a 30mila euro, comprensivo dell’accisa evasa, pari a oltre 17mila euro. I contrabbandieri sono stati arrestati per violazione del testo unico in materia doganale: rischiano fino a cinque anni di carcere. Negli ultimi mesi i finanzieri avevano già individuato ulteriori 168 chili di melassa per narghilé di contrabbando, in distinti interventi operati nelle zone di Barriera di Milano, Porta Palazzo e Lingotto, in relazione ai quali risultano essere state sottratte accise per circa 13mila euro. Erano state denunciate tre persone e multate altre 11, in gran parte gestori di 'shisha-bar'.

Nei confronti di un esercizio di Barriera di Milano, inoltre, era stata applicata la sanzione accessoria della sospensione della licenza, per 22 giorni, comminata dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli a seguito della segnalazione di avvenuta vendita abusiva di melassa per narghilé da parte della guardia di finanza. In un’altra occasione, i finanzieri avevano sequestrato 35 chili di melassa per narghilé introdotti in Italia da uno straniero in arrivo dalla Spagna, giunto a Torino a bordo di un autobus in servizio internazionale, individuato nell’ambito di un controllo effettuato con le unità cinofile antidroga.

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