Cronaca

Tensioni in corso Racconigi, Gabrio in rivolta per uno sfratto

Lo sfratto di una famiglia da un alloggio occupato è stata la causa della vigorosa protesta degli attivisti del centro sociale. Cassonetti e materassi sono stati buttati in strada per bloccare il traffico

La barriera di cassonetti intorno a corso Racconigi (foto scattata dagli attivisti del Gabrio)

TORINO - Tensioni in mattinata intorno al mercato di corso Racconigi a Torino. La causa che ha scatenato le proteste del centro sociale Gabrio di via Revello è stato uno sfratto messo in atto poco prima delle sei. Una famiglia, composta da madre, padre e tre figli, è stata fatta uscire da un alloggio Atc occupato un mese fa dopo essere stata sfrattata dalla casa in cui viveva.

Questa mattina però non si sono fermati alla protesta fatta da slogan e parole. Hanno buttato cassonetti dei rifiuti per strada, materassi e qualsiasi altra cosa potesse diventare una barriera per impedire la normale circolazione del traffico. "La Questura si rende protagonista di una nuova azione vigliacca - scrivono gli attivisti del Gabrio sul loro sito internet - effettuando in forza uno sgombero che ha il sapore della vendetta".

Gli occupanti dell'alloggio al piano terra di corso Racconigi 25 sono stati trasferiti temporaneamente in una parrocchia in zona Mirafiori sud. Staranno lì fino a che non sarà trovata loro una sistemazione più adeguata.

"Oggi un'intera zona di Torino si è trasformata in campo di battaglia da guerriglia urbana perché la nostra Amministrazione, ancora una volta, non ha agito - ha affermato Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord nel Consiglio comunale di Torino -. Grave il disagio al traffico, nell'ora in cui la gente che ancora ne ha uno va al lavoro. Gravissimo il fatto che ci troviamo per l'ennesima volta di fronte alla stessa situazione, dopo aver più volte fatto pressioni su Fassino perché affrontasse un problema che continua ad ignorare".


Si parla di