Cronaca

Affitta un appartamento ma sparisce dopo avere intascato la cauzione: preso il truffatore

L'ingegnoso meccanismo: consegnava anche le chiavi (non sue). E' finito in carcere perché deve scontare oltre due anni

immagine di repertorio

Metteva in affitto un appartamento in via Maddalene e, incassata la cauzione, svaniva nel nulla. A finire nei guai è stato un serbo di 44 anni, che si faceva chiamare 'Massimo' o 'Francesco' dalle sue vittime e che ieri, lunedì 10 luglio 2017, è stato arrestato dalla polizia perché deve scontare due anni e tre mesi di carcere per ricettazione e rapina, oltre a provvedere al pagamento di 800 euro di multa. L'uomo è stato poi denunciato per i reati di truffa e falso materiale commessa da privato.

LA TRUFFA

L'operazione, condotta degli agenti del commissariato Barriera di Nizza, a cui è stata presentata la denuncia da uno straniero vittima della truffa, è partita poco dopo. Dopo aver notato un annuncio di un immobile in affitto, affisso al portone di ingresso della palazzina in cui si trova l'appartamento, aveva chiamato e preso appuntamento. Qui si era presentato 'Massimo', che aveva ottenuto 1.050 euro di cauzione (pari a tre mensilità dell'affitto con contratto di quattro anni più quattro) in cambio delle chiavi. Il giorno successivo avrebbe dovuto consegnargli il contratto ma era svanito nel nulla. Era rimasto soltanto il cartello di un'agenzia immobiliare.

GLI ACCERTAMENTI

Gli agenti hanno preso contatti con l’agenzia immobiliare e hanno appreso che l’appartamento era stato più volte affittato, a partire dal 3 luglio, da un certo 'Francesco', che rinnovava ogni due giorni il contratto di locazione usando una carta prepagata e non stipulava mai di persona i contratti ma mandava terze persone, definiti suoi dipendenti. In agenzia poco dopo era arrivato un suo impiegato incaricato di occuparsi per lui del ritiro del contratto e delle chiavi di un altro appartamento. Lui ha raccontato che 'Francesco' era in realtà un truffatore seriale.

L'ARRESTO

All'appuntamento fissato per la consegna delle chiavi si sono presentati gli agenti (è intervenuta anche la squadra volante) che hanno trovato il truffatore in possesso di un tablet con tutte le conversazioni Whatsapp per mettere in pratica le truffe e anche numerosi documenti contraffatti, che sono stati sequestrati.


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