Economia

La guerra in Ucraina fa schizzare il prezzo di olio, farina, frutta e verdure: i dati di Coldiretti

A febbraio 2022 energia a +42,9% rispetto al 2021

Immagine di repertorio

Quanto incide il caro energia sulla nostra spesa? A tentare di dare una risposta è stata la Coldiretti del Piemonte che, facendo un'analisi dei dati Istat relativi all'inflazione sul mese di febbraio 2022, ha stilato la top ten degli aumenti nel carrello dell'ultimo anno. 

Al primo posto con un netto +19% l'olio di semi, poco sotto la verdura fresca che ha subito un aumento del 17%, al terzo posto la pasta che ha registrato un aumento del 12%; sempre in doppia cifra anche il burro (+11%) e i frutti di mare (+10%). Farina, margarina, frutta fresca, pesce fresco e carne di pollo hanno riscontrato un aumento dal 9% al 7%. 

Se dunque nel nostro carrello inserissimo per esempio olio, verdure, pasta, farina, frutta, pesce e carne potremmo registrare un aumento percentuale del 64%. Un dato che è strettamente collegato a un altro numero che è stato fornito dalla Città di Torino e che si riferisce al territorio cittadino, ma che può essere preso come riferimento: nel mese di febbraio 2022 i beni energetici sono aumentati rispetto a gennaio 2022 del 6,8%, registrando inoltre un +42,9% rispetto al dato dello stesso mese del 2021. 

"Per il balzo dei costi energetici l’agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua, rispetto all’anno precedente, che mette a rischio coltivazioni e allevamenti", spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale, "Bisogna intervenire per contenere il caro energia e ridurre la dipendenza dall’estero per l’importazione di prodotti alimentari". 
 


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