Economia

Abbigliamento, il brand lo lancia il cliente che diventa imprenditore

Con la startup "42 creative" di Torino ogni utente crea la propria grafica e guadagna sui capi venduti

Come Davide contro Golia. La neonata startup torinese “42 creative” è pronta a condurre la battaglia contro le grandi marche della moda. Il gruppo di ideatori pensa in grande: “Vogliamo che 42 creative diventi un brand di abbigliamento creato dalle persone. Ogni utente potrà inviare, tramite email o sito internet o Facebook o contatto telefonico, una propria grafica per la realizzazione di un suo capo. Ognuno potrà esprimere un proprio concetto in cui crede e può indossarlo”. Lo scopo è creare capi di abbigliamento ideati da coloro che li indosseranno: non solo t-shirt, ma anche pantaloni, cappellini e felpe. 

Chi acquista viene chiamato “utente”, e non “cliente”, perché le creazioni delle grafiche degli articoli da abbigliamento saranno una parte integrante del progetto di impresa: i modelli verranno inseriti nel catalogo di “42 creative” e i relativi ideatori guadagneranno una percentuale di quel che è stato venduto della loro grafica grazie ai diritti di autore. La presentazione di un lavoro non avrà un costo e nemmeno implicherà un acquisto. Una logica simile varrà anche per i negozi che si proporranno come punti vendita dei prodotti, laddove guadagneranno in base al numero di pezzi venduti. 

“42 creative nasce per consentire alle persone di esprimere il proprio messaggio attraverso l’abbigliamento e sentirsi libere dalle mode e dai cliché imposti dai grandi marchi. Anziché creare per modelli stereotipati di persone, la startup crea per i concetti che i clienti vogliono trasmettere: questa è l’innovazione. Le aziende si preoccupano di creare capi di abbigliamento per un’etichetta ma i messaggi da trasmettere, le linee, le decidono le aziende stesse”, si legge su fortytwocreative.com, la piattaforma di e-commerce con la quale verrà compiuto il primo passo. 

Simone, l'ideatore del progetto, non nasconde le ambizioni con le quali parte la startup: “Il nostro obiettivo è costruire la rete di vendita più grande mai esistita”. La road map prevista è serrata: partenza della piattaforma online in settimana, l'apertura del primo punto vendita in Italia nel 2017, l'inaugurazione del primo showroom all'estero (Miami, Toronto, Montecarlo o Londra) nel 2018 e il lancio di una linea in collaborazione con un grande artista internazionale entro il 2019. “Fortytwo”, cioè 42, numero che gli startupper torinesi hanno inserito nella denominazione della loro impresa, è il nome più utilizzato per creare startup nella Silicon Valley, area metropolitana della Baia di San Francisco, negli Stati Uniti, dove abitano Apple, Facebook, Google, Amazon, Microsoft e molti altri big ad altissima tecnologia.

“42 creative” è un marchio che attualmente è di proprietà della web agency “V.r. Service” di Vito Rotunno, presto diventerà una Ltd. (cioè una compagnia privata a responsabilità limitata), che metterà in società tutti gli ideatori, i quali inizieranno da Torino ma, se riusciranno a mettere in piedi “la più grande rete di vendita mai esistita”, un passaggio nella Silicon Valley che li ha ispirati dovranno  farlo.
 


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