Economia

Stellantis, annunciati i contratti di solidarietà a Mirafiori: coinvolti 968 lavoratori

I contratti di solidarietà prevedono la riduzione di almeno il 20% dell'orario di lavoro e conseguente taglio dello stipendio

Immagine di repertorio

Alle carrozzerie di Mirafiori a Torino scattano i contratti di solidarietà. L'annuncio da parte di Stellantis è arrivato questa mattina - mercoledì 20 marzo 2024 - e prevede il ricorso ai contratti di solidarietà fino al termine del 2024. In totale sono coinvolti 968 lavoratori complessivi tra operai e impiegati, di questi circa 750 sono operai impiegati sulle linee della Maserati. I contratti di solidarietà prevedono la riduzione di almeno il 20% dell'orario di lavoro e conseguente taglio dello stipendio. È stata anche annunciata un ulteriore stop sulla 500bev determinata da mancanza commesse. Sul mercato dell'automobile elettrica il ministro Pichetto si è espresso lunedì scorso al Circolo dei lettori di Torino.

"Apprezziamo che Tavares consideri Mirafiori un pilastro di Stellantis in Europa, ma se non arrivano nuovi modelli, faremo i conti con un aumento degli ammortizzatori, una riduzione delle retribuzioni e una situazione che sarà sempre più complicata per le lavoratrici e i lavoratori del comparto automotive torinese", ha spiegato Luigi Paone, segretario generale UILM Torino, "Con la partenza dei contratti di solidarietà in Maserati, ribadiamo con forza che istituzioni e azienda devono fare chiarezza sul futuro di Mirafiori".

"Ieri a Mirafiori è stata realizzata l'ultima vettura del modello Levante della Maserati e oggi Stellantis ha annunciato il ricorso ai contratti di solidarietà. Con questa decisione c'è un'escalation dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali che diventano, a questo punto, strutturali", commenta Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino, "Continua così il declino industriale di Torino e la realtà fa a pugni con le parole dell'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares che continua a parlare a mezzo stampa, dipingendo un quadro astratto non conforme alla concretezza degli eventi. Per tali ragioni lo sciopero di tutto il settore automotive per il 12 aprile a Torino è più che mai necessario. Unitariamente agli altri sindacati vogliamo il rilancio della produzione con nuovi modelli, dell'occupazione e della ricerca e sviluppo con l'apertura di un tavolo di confronto nazionale a palazzo Chigi alla presenza dell'amministratore delegato Tavares". 

"Il ricorso al contratto di solidarietà richiesto oggi per lo stabilimento di Mirafiori per quasi 1000 lavoratori che operano sulla linea Maserati costituisca il monito affinché da parte governativa si mettano in campo non solo i più volte annunciati incentivi ma anche le ulteriori risorse a sostegno dell'industria automobilistica nel difficile percorso di transizione", dichiarano Rocco Cutrí, segretario generale FIM CISL Torino e Canavese, e Igor Albera, segretario responsabile per il settore auto, "Da parte di Stellantis è più che mai necessario superare le dichiarazioni e passare ai fatti attraverso l'industrializzazione dei prodotti a partire da Mirafiori e dal mantenimento della missione produttiva dello stabilimento".

"È una notizia preannunciata che sottolinea però la necessità impellente di nuovi modelli", spiega Sara Rinaudo, segretario territoriale Fismic Confsal di Torino, "Non possiamo continuare a vedere un aumento degli ammortizzatori sociali e i contratti di solidarietà a Mirafiori, sito che viene invece definito dalle ultime dichiarazioni di Tavares come un pilastro di Stellantis in tutta Europa. Pur apprezzando le dichiarazioni, abbiamo bisogno di fatti concreti che aiutino i lavoratori a non incorrere in diminuzioni delle retribuzioni e a non vivere in un'incertezza sul futuro occupazionale. Ribadiamo che l'attività di produzione a Mirafiori deve rifiorire". 

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