Economia

I 4 nuovi ristoranti di Torino consigliati dai grandi chef

L'elenco e gli indirizzi in concorso

Foto di Snodo dall'evento con Pino Cuttaia

Ci sono 4 ristoranti di Torino e uno in provincia di Cuneo tra i 70 migliori nuovi posti per mangiare in Italia secondo i grandi chef: a interpellarli The Fork, il sito-app più diffuso per prenotare ristoranti, insieme a Identità Golose, primo congresso italiano di cucina e pasticceria d’autore.

Ha preso oggi il via la prima edizione di "TheFork Restaurants Awards - New Openings", dedicata alle nuove aperture o nuove gestioni dei ristoranti più apprezzati dai top chef italiani. L'obiettivo del premio è delineare un orizzonte nuovo nel panorama della cucina d’autore, che identifichi quali siano le migliori e più convincenti nuove aperture o nuove gestioni con il contributo autorevole di 70 fra i più affermati protagonisti della ristorazione italiana. Sul sito www.theforkrestaurantsawards.it è possibile scoprire la lista dei ristoranti selezionati dai top chef, individuati da Identità Golose, che hanno espresso la propria preferenza indicando le nuove aperture e gestioni nel periodo compreso tra gennaio 2017 e marzo 2018. 

Non una competizione, spiegano i promotori degli Awards, ma un’iniziativa che valorizza la dinamicità della ristorazione italiana e che ha dato origine alla prima “Top List” TheFork Restaurants Awards. Il vero concorso è invece quello attivo da oggi e fino al 5 maggio 2018, in cui gli utenti di TheFork potranno votare sul sito dell’iniziativa il proprio locale preferito che, oltre all’endorsement della giuria tecnica, otterrà così anche quello del pubblico.

I nuovi ristoranti da provare a Torino e in Piemonte secondo i grandi chef italiani

Sono cinque i ristoranti piemontesi indicati dai grandi chef italiani: uno di questi è a La Morra, in provincia di Cuneo, ed è l'Osteria Veglio, segnalata da Ugo Alciati. Di seguito ecco gli indirizzi dei 4 migliori nuovi ristoranti di Torino e le motivazioni dei top chef che li hanno scelti per TheFork: Matteo Baronetto del Cambio, Christian e Manuel Costardi di Costardi Bros a EDIT (e del Ristorante Christian e Manuel a Vercelli), Pietro Leeman chef del ristorante Joia a Milano, Christian Milone della Trattoria Zappatori a Pinerolo.

Snodo presso OGR - corso Castelfidardo 22

Snodo non è un semplice locale, è uno spazio contenitore, di vita, di persone, di storie, dove fermarsi per mangiare qualcosa di speciale e, perché no, restare ancora un po'. In passato c'erano le locomotive, oggi ci sono le persone. Segnalato da Matteo Baronetto: “OGR è una nuova sfida nel campo delle location polivalenti: una grande opera di riqualificazione in una zona industriale, che si apre al mondo dell’arte, della musica e della cucina. Il concetto di cucina sta pian piano prendendo forma per rispettare le grandi aspettative”.

Casa Amélie - via Carlo Ignazio Giulio 4/b

Due piani per 24 coperti nel Quadrilatero Romano di Torino, la realizzazione del sogno di Guido Perino. I piatti sono risultato di una fusione in chiave contemporanea delle sue radici napoletane. Segnalato da Christian e Manuel Costardi: “Casa Amèlie di Guido Perino è un bellissimo progetto di un cuoco che cerca il suo posto in una città come Torino, dove tutto è in fermento e nuovo”.

Chiodi Latini New Food - via San Quintino 33/c

Un nuovo approccio al cibo, quello del movimento vegetale-integrale. Una cucina fatta di stagioni, di prodotti, di fusioni tra gusti tradizionali e sapori lontani e un’idea di alimentazione nuova e attenta. Segnalato da Pietro Leemann: “Antonio Chiodi Latini è un cuoco esperto, che conosce tecniche e materie prime, e che sa interpretare la cucina vegetale con passione e intensità spirituale”.

Luogo Divino - via San Massimo 13

Design minimal, nuances accoglienti e luci sfumate per un ristorante che mette al centro vino, gusto, intimità, sapori ed emozione. La carta dei vini è cosmopolita, le ricette, attraversano sentieri stagionali uniscono vivacità e innovazione. Segnalato da Christian Milone: “Un locale in cui rilassarsi, gestito alla grande da Dieghito, ex sommelier al Del Cambio. Carta dei vini intelligente, ricarichi onesti, e cucina con poche proposte, ma fatte allo stato dell'arte. Il mio passatempo preferito”.


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