Economia

Le lavoratrici della casa di riposo protestano: "Troppo poco personale"

Stipendi bassi e carichi di lavoro estenuanti

Le lavoratrici del Barucco (foto di Santo Zaccaria)

Le operatrici della casa di riposo "Barucco" di Valperga dicono basta. In seguito all'incontro del 18 aprile presso la Prefettura di Torino con la ditta CM Service, le lavoratrici, sostenute dal sindacato Cub Sanità, oggi, 26 aprile, sono in presidio al distretto di Cuorgné della Asl To4. L’azienda infatti, ha respinto le lamentele e le richieste delle operatrici che protestano perché la mancanza di personale impedisce di rendere un buon servizio, nonostante il sovraccarico di lavoro a cui sono costrette.

Le operatrici Oss chiedono infatti che l’assistenza agli anziani sia fatta sempre in coppia “altrimenti si rischia di farsi male e fare male all’anziano, di trascurare qualcuno e magari non accorgersi di situazioni difficili”, di sostituire le assenze per malattia e che sia rispettato il monte ore, visto che gli stipendi sono già bassissimi. Chiedono infine il ripristino del personale di portineria, del riscaldamento negli spogliatoi del personale, rotto da quattro anni, e il miglioramento del vitto degli anziani e delle forniture dei materiali di igiene e di consumo.

Secondo la ditta il funzionamento della casa di riposo rispetta le regole, tanto che diverse ispezioni sono state fatte e non hanno riscontrato irregolarità. Le lavoratrici tuttavia, non risparmiano una frecciata anche alla Asl, chiedendo che “la commissione di vigilanza della Asl, quando viene, si accorga dei problemi e non dica sempre che va tutto bene”, infatti, scrivono le lavoratrici nel loro volantino, "la Asl manda al Barucco anziani anche in condizioni molto gravi, in grado di fare quasi niente in autonomia (lavarsi, vestirsi, mangiare, camminare ecc.), ma li classifica a “bassa intensità assistenziale” per pagare meno. La ditta vuole guadagnarci lo stesso e tutti i problemi pesano sulle operatrici che si spezzano la schiena”.

“Questa situazione è a grandi linee comune alla quasi totalità delle case di riposo - ha commentato Alessandro Zanetti, della Cub  Sanità provinciale -, di cui spesso sentiamo parlare attraverso i media e le tv per gli ingiustificabili maltrattamenti. Vogliamoo la stessa attenzione per le condizioni di lavoro del personale e del rispetto della dignità di chi è ospite delle case di riposo, per questo chiediamo anche una drastica modifica della legge regionale che regola il settore.”


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