Economia

Mercati, troppi posti e pochi ambulanti: a Torino il 38% degli stalli non viene occupato

In autunno un bando per assegnare le postazioni vuote

Immagine di repertorio

Oltre il 38% delle postazioni mercatali presenti a Torino non viene utilizzato. È quanto risulta da un'indagine statistica che il Comune di Torino ha realizzato monitorando gli stalli dei 33 mercati torinesi nel periodo che va dal 1 aprile del 2022 al 23 maggio. Numeri che forniscono una prima fotografia di quello che potrebbe essere un sistema da rivedere. 

Dal 2014 a oggi i mercati a Torino sono diminuiti passando da 40 a 33; a oggi in città sono presenti 4.119 stalli mercatali e, come detto, in media ne vengono occupati il 61,64% con un picco massimo del 75,52% il sabato e un picco minimo del 28,25%. In sostanza vuol dire che ci sono giorni della settimana che dei 4.119 stalli presenti in città, ne vengono occupati solamente 1.160 circa. Il dato medio è di 2.538 stalli occupati. 

"Quelle legate alle presenze sono dinamiche legate anche alle giornate della settimana", spiega Paolo Chiavarino, assessore al commercio del Comune di Torino, "la gente tende ad acquistare di più il sabato e questo ha un'incidenza notevole. Ha inciso anche il calo dei consumi, ma solo attraverso nuovi bandi che ci permettano di capire quanto interesse c'è ancora da parte dell'operatore potremo avere il dato reale della situazione". 

In sostanza entro il prossimo autunno il Comune di Torino metterà a bando gli stalli mercatali che a oggi risultano liberi e solo in quel momento si potrà fare una stima di quanti sono quelli in più rispetto al necessario bisogno. "Così potremo avere il piano chiaro per capire quali posti potranno essere soppressi e quale fabbisogno reale ci sia. È giusto fare un aggiornamento periodico", continua Chiavarino. 

Ci sono infatti tanti posti fissi che sono stati assegnati in passato che puntualmente vengono lasciati liberi dal concessionario, e ci sono anche posti non assegnati che non vengono occupati dagli spuntisti, che sono coloro che non hanno la loro postazione ma attendono il giorno del mercato per averne una. Se un concessionario non si presenta per quattro mesi la concessione può essere revocata. 

La riorganizzazione dei mercati in ogni caso non sarà necessariamente legata al numero di stalli occupati: "Ci sono anche altre valutazioni che facciamo, non strettamente legate al numero di richieste che arriveranno. Abbiamo alcuni mercati che tendono sempre a essere alti come Santa Rita e Onorato Vigliani" conclude Chiavarino che non esclude neppure che in futuro si possa immaginare di cancellare quei mercati che non hanno una grossa affluenza.


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