Economia

Stellantis, anche a marzo Mirafiori si ferma: annunciato un mese di cassa integrazione

A dare la notizia è stata la Fismic Confsal di Torino

Immagine di repertorio

Ancora un mese di cassa integrazione per i lavoratori Stellantis dello stabilimento di Mirafiori. La comunicazione è arrivata alle organizzazioni sindacali nella mattinata di oggi - lunedì 5 febbraio - e riguarda chi è impiegato nella linea Maserati e 500 BEV che si fermerà a marzo per un mese. L'azienda aveva già messo in cassa integrazione i lavoratori di Mirafiori per un mese nel periodo a cavallo tra il 2023 e il 2024, e per tre settimane dal 12 febbraio al 3 marzo. 

"È un segnale della continuazione del periodo di sofferenza per Mirafiori. Noi siamo ben consapevoli del piano strategico in corso di Stellantis, che ha sempre affermato di puntare su Mirafiori, ma constatiamo con dispiacere il periodo di difficoltà che sta affrontando il sito in questo momento, in particolare la Carrozzeria", spiega Sara Rinaudo, segretaria territoriale Fismic Confsal di Torino, "difficoltà che noi cercheremo di gestire al meglio per attutire al massimo le ricadute sui lavoratori e sui loro salari. Auspichiamo che l'intervento del Governo, con il nuovo piano incentivi, coadiuvi la ripresa del mercato. Urge accelerare l'azione del Governo, e serve una collaborazione in sinergia con la Regione, per tutelare il territorio". 

"Questa nuova richiesta di cassa integrazione è una sciagura, dopo il mese di fermo produttivo a scavallo dell’anno, adesso siamo allo stop dal 12 febbraio, al 30 marzo", è il commento di Edi Lazzi segretario generale della FIOM-CGIL di Torino, "Sono sette settimane consecutive in cui le lavoratrici e i lavoratori perderanno parte del loro già magro salario. Inoltre è un segnale devastante per lo stabilimento nel suo insieme, anche alla luce delle voci che stanno girando sull’eventualità di una fusione con la Renault che metterebbe ulteriormente in difficoltà la tenuta dei siti produttivi italiani. Il segretario generale della Fiom Michele De Palma ha già chiesto al primo ministro Meloni un incontro la scorsa settimana, adesso con questa ennesima batosta Giorgia Meloni deve incontrarci nel più breve tempo possibile. Ogni giorno che passa è sempre peggio, altro che made in Italy, qua siamo al destroy Italy".

"Stiamo lavorando a una cassa integrazione a rotazione per tutelare il più possibile il reddito dei lavoratori", spiegano Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino, e Gianluca Rindone, coordinatore delle Carrozzerie per la Uilm, "Continueremo a monitorare l’andamento produttivo, ma resta la preoccupazione per uno stabilimento al quale, è ogni giorno più evidente, serve un nuovo modello per garantire la propria sostenibilità economica e produttiva".

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