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"1:20.000", mostra di gioielli a cura di Giulia Savino

A quale luogo apparteniamo? Possiamo dire che una città ci appartenga? Se così fosse allora potremmo possederla, come fosse un oggetto, portandola sempre con noi ovunque andiamo. Attraversare il mondo, percependo la nostra indentità in continuo movimento.
Spesso ci troviamo a guardare le città dall’alto, all’altezza delle nuvole, dove tutto si trasforma in un reticolato di linee e forme geometriche...in quell’istante tutto appare così piccolo e ordinato che è possibile immaginare di afferrare quei luoghi e tenerli in una mano. 


1:20.000 è la creazione di quell’istante in cui qualcosa di enorme è nelle nostre mani in cui ci si sente di stare in quel luogo possedendo quel luogo. 
1:20.000 è una raccolta di mappe, una collezione di città in forma di gioielli. Così come “la mappa non è il territorio” ma è una delle possibili rappresentazioni della realtà, ogni gioiello è un’interpretazione personale della città che prende/perde la sua forma nell’interazione con il corpo.
1:20.000 è la ricerca delle nostre identità, complesse come labirinti di strade, in movimento come viaggiatori, preziose e delicate come gioielli.

Giulia Savino è una designer italiana del gioiello contemporaneo.
Ha recentemente ottenuto il titolo di Master in Gioielleria Contemporanea ed Ornamento del Corpo, presso Alchimia Scuola di Gioielleria Contemporanea a Firenze, tutorato dalla designer belga Nedda el Asmar. Si è laureata in Design della Moda presso il Politecnico di Milano e successivamente ha completato il programma di studi triennale in gioielleria contemporanea presso la scuola Alchimia, sotto la guida di artisti internazionali quali Peter Bauhuis e Ruudt Peters.


Recentemente il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre collettive quali: “Alchimia: an Antology, Boston, USA, 2015”, “Cairo Fashion Nights, Cairo, Egypt, 2014”, “Creativity Contest, Torino, Italy, 2014”, “Schmuck, Munich, Germany, 2013”, “Cominelli Foundation Award, Brescia, Italy, 2013”, “Purus, Graduation Show, Alchimia, Florence, Italy”.
Giulia ha vissuto per tre anni al Cairo, dove ha contribuito alla realizzazione e all’apertura della prima scuola di gioielleria in Medio Oriente, fondata dalla pioniere e pluripremiata designer Azza Fahmy – “The Design Studio by Azza Fahmy”. Durante la sua collaborazione ha lavorato come insegnate e assistente di Estela Saez, direttrice della scuola. 


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