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"Albert Smith. Lo spettacolo del Monte Bianco", la mostra al Museo della Montagna

Albert Richard Smith medico, scrittore e soprattutto showman, è uno dei personaggi più popolari nella Londra dell’epoca vittoriana. Nelle affollate conferenze-spettacolo all’Egyptian Hall di Piccadilly offre alla società inglese la possibilità di vivere il sogno esotico delle altezze alpine. È inoltre il primo a intuire le potenzialità del merchandising nel senso moderno del termine, utilizzandolo nel modo più spregiudicato. La mostra e il volume del Museo Nazionale della Montagna, "Albert Smith. Lo spettacolo del Monte Bianco e altre avventure in vendita" a cura di Aldo Audisio e Veronica Lisino rappresentano la più completa operazione di studio e divulgazione mai realizzata sulla figura e l’opera di Albert Smith.

Attraverso la ricerca e l’acquisizione di molti piccoli manufatti – vecchie stampe, fotografie, programmi e libretti di sala, spartiti musicali, articoli di cronaca, teatrini e macchine ottiche, lanterne magiche, piatti, giochi, ventagli – il Museo ha dato forma nel tempo a una grande raccolta di oggetti che permette di presentare, dopo un oblio durato oltre un secolo, la ricostruzione approfondita delle attività di Smith legate alla montagna.

Dopo aver partecipato nel 1851 alla quarantesima salita del Monte Bianco, Smith descrive la propria esperienza allestendo all'Egyptian Hall di Londra le grandiose conferenze-spettacolo Mr. Albert Smith l'Ascent of Mont Blanc, memorabili messe in scena, vero e proprio mix di emozione, divertimento e istruzione. Attraverso diorami, giochi di luce, canzoni, narrazioni e imitazioni, offre agli spettatori la sensazione di essere loro stessi a scalare la cima. Seguendo un'ardita politica di marketing, produce una grande varietà di gadget collegati all'evento.

In tempi in cui nessuno aveva mai osato mercificare le proprie avventure, arriva addirittura ad allestire un vero e proprio negozio di souvenir per la vendita, tra le altre cose, di slittini, bastoni alpini e corna di camoscio. Lo spettacolo viene ripetuto fino al 1858, con duemila repliche e il merito di aver alimentato una delle forme d’intrattenimento più popolari del diciannovesimo secolo, riuscendo a trasportare l’odore della neve e il soffio delle bufere del Monte Bianco fin sulle rive del Tamigi. La mostra, con un allestimento curato da Marco Ribetti e Mario Scarzella, restituisce – anche attraverso la ricostruzione dell’Egyptian Hall, dove il visitatore potrà assistere alla proiezione del filmato Mr. Albert Smith’s Ascent of Mont Blanc – il clima di meraviglia dell'epoca vittoriana nella quale Albert Smith ha vissuto e della quale è stato perfetto interprete. 


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