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Cetto C’è, senzadubbiamente. Antonio Albanese torna al cinema dal 21 novembre

A dieci anni dalla sua elezione a sindaco di Marina di Sopra di Cetto la Qualunque (Antonio Albanese) si erano perse le tracce. Scopriamo che vive in Germania e, messa da parte ogni ambizione politica, Cetto la Qualunque oggi per i tedeschi è soltanto un irresistibile e pittoresco imprenditore di successo, che considera la Germania una terra di conquiste e la mafia un marchio di qualità. La sua catena di ristoranti e pizzerie infatti spopola; ha una bella compagna tedesca e due suoceri neonazisti che lo guardano con la simpatia riservata ai migranti. Il richiamo della sua terra tuttavia resta forte e la notizia dell’aggravarsi delle condizioni dell’amata zia che lo ha cresciuto, lo induce a tornare sul luogo del delitto e del diletto. In Italia la zia gli rivelerà qualcosa sul suo passato, e sui suoi natali, che cambieranno per sempre il corso della sua vita e purtroppamente, anche quella di tutti noi. Cetto torna al comando e questa volta le conseguenze possono essere imponderabili.

Il regista Giulio Manfredonia, torna a dirigere Antonio Albanese nel terzo capitolo di quella che è stata definita la “triologia d’u Pilu”, con una sceneggiatura moderna e dissacrante firmata dallo stesso Antonio Albanese e Piero Guerrera. Per abolire la Repubblica e permettere l’ascesa al trono del nostro Cetto, con il nome di Cetto Buffo, Re delle due Calabrie, è stato indetto un vero e proprio referendum sulla rete dove il popolo italiano potrà esprimere la propria preferenza ma, alla fin fine, dovrà sempremente sostenere le idee di Cetto La Qualunque. Per votare andate sul sito www.piattaformapileau.it

Prodotto da Wildside, Fandango e Vision Distribution, sarà distribuito dalla stessa Vision distribution dal 21 novembre nella sale di tutta Italia.


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  • 21/11/2019