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Cinema a Palazzo Reale, il programma dal 7 al 12 agosto

Nel Cortile di Palazzo Reale prosegue per tutto agosto “Cinema a Palazzo Reale”, organizzata da Distretto Cinema con i Musei Reali, il Museo Nazionale del Cinema, la Regione Piemonte e il Comune di Torino. Proiezioni sempre alle 22.

Il programma dal 7 al 12 agosto

Martedì 7. "L'avventura" di Michelangelo Antonioni: il titolo è stato votato dal pubblico di “Cinema a Palazzo Reale” dello scorso anno. Film del 1960, è il primo capitolo della cosiddetta "trilogia dell'incomunicabilità", proseguita con “La notte” e conclusa da “L'eclisse”. Il film, il più lungo del cineasta estense (2 ore e 25 minuti), segna l'inizio del sodalizio sentimentale-artistico fra Antonioni e Monica Vitti. Presentato in concorso al 13º Festival di Cannes, vinse il Premio della giuria, mentre quell'anno la Palma d'oro andò a "La dolce vita" di Federico Fellini.

Mercoledì 8. Serata sul viaggio in collaborazione con Lonely Planet che ha scelto di collaborare con "Cinema a Palazzo Reale" proponendo tre documentari nella rassegna, racchiusi sotto il titolo “Itinerari d’autore”: l’obiettivo è approfondire il senso del viaggio attraverso altri mezzi rispetto alle parole e alle descrizioni della guida.

Oggi in programma “Visages, villages” della regista belga Agnès Varda, premiata quest’anno con l’Oscar alla carriera: un film che reinventa il road movie, portandoci dalle spiagge storiche della Normandia ai dock di Le Havre fino ai villaggi della Provenza. Si viaggia alla scoperta di quello che resta, di quello che cambia e di quello che scompare del mondo operaio e contadino. Introduce il film Tiziana Mascarello, Lonely Planet.

Giovedì 9. “Umberto D.” di V. De Sica per "Proibitissimo". Proibitissimo è un progetto di Irene Dionisio, con la curatela di Viola Invernizzi e la collaborazione di ANMC, Vittorio Sclaverani, con il supporto di Centre d'Art Contemporain Gèneve, Wild Strawberries e Hangar Creatività, Regione Piemonte: si tratta di una ricerca collettiva e processuale sulla censura nel cinema italiano dal Dopoguerra al '98, attraverso una mostra, una videoinstallazione, un progetto editoriale e questa rassegna cinematografica. Scritto e sceneggiato da Cesare Zavattini, nonostante sia considerato da buona parte della critica una delle migliori opere cinematografiche di De Sica e uno dei capolavori del Neorealismo, "Umberto D." fu, a livello di pubblico, uno dei meno compresi: quando uscì nelle sale cinematografiche, incontrò non pochi ostacoli: come con il precedente "Ladri di biciclette", ci fu chi si lamentò per il fatto che vi veniva mostrata la realtà con drammatico realismo.

Dichiarazione di Irene Dionisio, curatrice del progetto Proibitissimo: «Tra i film scelti per essere proposti a Cinema a Palazzo Reale, non poteva mancare Umberto D. di De Sica. E' il film per il quale Giulio Andreotti, allora sottosegretario allo spettacolo, pronunciò le famose parole che i panni sporchi si debbono lavare in casa».

Venerdì 10. Evento speciale dedicato ai giovani tra i 15 e i 35 anni: prevista una proiezione dedicata alla Sindone sullo schermo di "Cinema a Palazzo Reale" e poi la visita esclusiva al Sacro Lino. Partecipazione, solo su prenotazione, sul sito www.sinodo2018.it. L'iniziativa rientra nel programma di iniziative curato dalle 17 Diocesi della Regione ecclesiastica di Piemonte e Valle d’Aosta per il 9, 10 e 11 agosto.

Sabato 11. “Il promontorio della paura”, film del 1962 diretto da J. Lee Thompson ed interpretato da Robert Mitchum e Gregory Peck, basato sul romanzo "The Executioners" di John D. MacDonald. Il film è stato richiesto dal pubblico partecipante all'edizione 2017.  
Il titolo è stato votato dal pubblico di “Cinema a Palazzo Reale” dello scorso anno.

Domenica 12. “Vacanze romane”,  film del 1953 diretto da William Wyler, interpretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn. Il film di Wyler, che capovolge la storia di Cenerentola, rese famosa la Hepburn, che prima di allora aveva interpretato ruoli secondari in varie produzioni britanniche ed era conosciuta dal pubblico statunitense per la sua interpretazione di Gigi, nell'omonima commedia teatrale. Inoltre fu il film che rese famosa in tutto il mondo anche la Vespa. E' inserito nel ciclo "Amore e altre amenità" che propone, all'interno di "Cinema a Palazzo Reale", cinque prospettive possibili per declinare il sentimento e la passione. 


 


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