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La magnifica storia del corno da caccia alla Palazzina di Stupinigi

Il paesaggio sonoro rappresentato nelle tele di Vittorio Amedeo Cignaroli rivive alla Palazzina di Caccia di Stupinigi attraverso l'arte musicale dei suonatori di corno da caccia.

"Musica da Vedere" di sabato 6 maggio è una visita guidata con sonorizzazione del percorso di visita. Le musiche che corrispondevano all'antico cerimoniale venatorio della vènerie royale (la caccia a cavallo con cani da seguita), vengono riproposte da una sonorizzazione delle opere curata dall'Equipaggio della Regia Venaria, ensemble musicale dell'Accademia di Sant'Uberto.

"La magnifica storia del corno da caccia" di domenica 7 maggio, nel Salone d'Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, è un doppio concerto proposto dall'Accademia di Sant'Uberto, rappresentativo della storia della residenza attraverso lo strumento che ne evoca l'identità, il corno da caccia: un'arte riconosciuta Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità Unesco nel 2020. La pratica, nata a metà Seicento per le cacce reali, richiamò subito l'attenzione di grandi musicisti che la svilupparono nella prima metà del '700 per impiego in orchestra, dove oggi lo strumento è denominato anche "corno barocco".

Alle 11 è in programma un concerto di corni, a cura del M° Ermes Pecchinini, con giovani cornisti, che eseguiranno musiche di Haendel, Vivaldi, Heinichen, formati all'Accademia di Sant'Uberto in un corso di otto mesi su strumenti originali barocchi. Alle 16 andrà in scena la musica del corno da caccia d'Orléans con i suonatori francesi del Club Perinet. Dal 2020 la Palazzina di Caccia di Stupinigi è meta di specifiche visite organizzate dai suonatori di corno che ne hanno allargato e diffuso la conoscenza presso le comunità dei loro territori, come unico caso in Europa di conservazione nei secoli di un'identità: patrimonio architettonico, artistico, paesaggio naturale e "sonoro".

La performance sarà anche occasione per introdurre le antiche tecniche costruttive dello strumento destinato all'uso delle corti d'Europa, di altissimo valore già all'epoca e l'attività di artigiani che consentono ancora oggi di mantenere la pratica viva e in continua evoluzione per le generazioni future.       


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