Eventi

"La Costituzione a colori", articoli illustrati in mostra a Palazzo Lascaris

Il 31 maggio a Palazzo Lascaris il presidente del Consiglio regionale ha inaugurato la mostra “La Costituzione a Colori, i primi 47 articoli illustrati e la sua storia attraverso il disegno satirico”, nel suo saluto introduttivo ha detto: "E' motivo d’orgoglio per il Consiglio regionale ospitare questa mostra che è anche un modo per celebrare il settantesimo anno dall’entrata in vigore della nostra Costituzione, un documento straordinario che ha saputo recepire ed unificare nei principi fondamentali gli ideali delle Madri e dei Padri Costituenti. Non sempre la satira ha fatto piacere a chi governa e soprattutto non sempre ha fatto piacere ai dittatori, ma la satira e la matita dei disegnatori è uno strumento di libertà". La mostra si potrà visitare fino al 29 giugno. 

Il professor Mario Dogliani, professore emerito di Diritto costituzionale nell’Università di Torino, ha ricordato come "il termine Costituzione nell'antichità si fondasse sui 'costumi' cioè sul modo di vivere dei cittadini. Essa esprime ancora oggi il nostro modo di immaginare il nostro futuro". Dino Aloi e Claudio Mellana, presidente e vicepresidente del Centro Studi Vivere dal Ridere, curatori della mostra, hanno spiegato il valore della satira politica ed il modo in cui è stata utilizzata, sia nel periodo in cui la nostra Costituzione è stata scritta, sia nel mondo di oggi.  

La mostra “La Costituzione a Colori” è un omaggio alla nostra Carta fondamentale, a settant’anni dalla sua promulgazione. L’esposizione è articolata in due sezioni. Nella prima parte vediamo una serie di disegni satirici e umoristici estrapolati dai giornali pubblicati in Italia tra il 1943 e il 1948 che illustrano il difficile cammino che portò alla promulgazione della Costituzione. Scorrendo le tavole ci troviamo davanti a grandi artisti come Giovannino Guareschi (di cui ricorrono quest’anno i 50 anni dalla morte) che sulle pagine di Candido fu portavoce dell’anticomunismo ed altri, come il gruppo di Don Basilio, che sostenevano invece le ragioni del comunismo. Tra le vignette d’epoca più curiose spiccano quelle disegnate da Federico Fellini con una striscia di Giacomino e la testa di Giuseppe Garibaldi che, capovolta, diventa il volto di Stalin.

La seconda parte della mostra presenta invece i primi 47 articoli della Costituzione illustrati, con vignette inedite, da quattro disegnatori contemporanei: Fabio Sironi (Corriere della Sera), Lido Contemori (già collaboratore del gruppo Repubblica L’Espresso), Marco De Angelis (è stato vignettista de Il Popolo e collaboratore di Repubblica), Gianni Chiostri (ha disegnato per le pagine di Stampa e Avvenire). Questi artisti della matita hanno interpretato, con sensibilità e umorismo arricchiti da colori vivaci, i contenuti della nostra Carta costituzionale che riguardano i diritti e i doveri dei cittadini. L’immagine simbolo della mostra e del catalogo (Il Pennino editore) illustra l’Articolo 2 della Costituzione sui diritti inviolabili: Arlecchino (il nord) e Pulcinella (il sud), ai lati del simbolo della Repubblica, si telefonano unendo così le due parti dell’Italia.   


Si parla di