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"Disgraced" al Teatro Carignano

Dal 9 al 29 ottobre al Teatro Carignano va in scena "Disgraced" per la regia di Martin Kušej. Cos’è un nome? E in quale modo esso contribuisce alla percezione che il mondo ha di noi? Sono queste alcune delle domande che può suscitare la visione di Disgraced di Ayad Akhtar, nella regia di Martin Kušej.

Il testo, vincitore del Premio Pulitzer 2013, è un dramma fortemente contemporaneo, un atto unico che, nella tormentata cornice dell’America (il mondo occidentale) post 11 settembre e tra le pieghe di una società segnata dalle discriminazioni e da un crescente razzismo, esplora temi delicati come la libertà di parola, la correttezza politica, gli scontri interculturali, l’arrivismo ed il bisogno di sentirsi integrati.

Il protagonista della vicenda è Amir, un avvocato di successo, intimamente combattuto tra le sue due identità: è nato in una famiglia musulmana ma è cresciuto e si è formato negli Stati Uniti. Al suo fianco c’è Emily, una sofisticata pittrice newyorchese, affascinata dalla cultura islamica. Tre sono gli eventi scatenanti che contribuiranno a far precipitare le cose in questa dorata bolla alto-borghese: un ritratto di Emily ad Amir, la richiesta di Abe, un giovane cugino, di intercedere in tribunale per un imam accusato di terrorismo, ed una cena con una coppia di amici, una giovane afroamericana ed un brillante mercante d’arte ebreo.

Martin Kušej, uno dei più importanti registi europei, mette in scena per la prima volta una produzione del Teatro Stabile di Torino. Kušej nel corso degli anni ha alternato regie di prosa e liriche. I suoi allestimenti offrono un significativo spaccato della produzione teatrale internazionale: con Strindberg, Goethe, Grabbe, Horváth, Nestroy e Büchner ha calcato le scene dei più importanti teatri europei e ampliato al contempo il suo vasto repertorio operistico.


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