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Il Festival dell'Architettura allo Spazio Q35

Dal 24 al 27 maggio 2017 torna il festival Architettura in Città, l’evento promosso a partire dal 2011 dalla Fondazione per l’architettura / Torino e dall’Ordine degli Architetti di Torino e che mira a parlare di architettura alla città.

Molte le novità che caratterizzano la sesta edizione. Innanzitutto la sede: Architettura in Città è un evento diffuso sul territorio, ma con una casa principale che accoglie molti degli appuntamenti in programma; quest’anno il festival occuperà lo Spazio Q35, in via Quittengo 35, un complesso di edifici produttivi disposti attorno a una corte centrale che ora ospita festival ed eventi della città. Una vera e propria cittadella che per tre giorni parlerà di architettura.

Il tema: il festival quest’anno si interroga e invita a interrogarsi sul sistema di relazioni che l’abitare, inteso in tutta la sua complessità, instaura oggi con la città, intesa come il luogo della prossimità, della densità, della diversità e dell’incontro con l’altro.

Questi alcuni degli interrogativi su cui Architettura in Città proporrà una riflessione: come si costituisce oggi il rapporto tra casa e città, tra interno ed esterno, tra privato e pubblico, tra individuo e società? Come cambia lo spazio domestico, sotto l’influenza delle nuove tecnologie e con il sorgere di nuovi stili di vita? Si può ancora parlare di social housing oggi? Quali politiche, strategie, dinamiche di appropriazione possono identificare l’abitare come un diritto universale? In quali e quanti modi si abita, oggi, la città? E quale può essere il ruolo dell’architetto in tutto questo?

Il tema è stato studiato grazie ad un’altra delle novità: la presenza nel tavolo scientifico di due curatori esterni: Nina Bassoli e Davide Tommaso Ferrando, architetti, curatori e critici di architettura, che collaborano con il gruppo di lavoro interno.

Il festival inaugura la sera del 24 maggio con un confronto tra architetti e esperti che hanno mostrato sensibilità e attenzione alle tematiche al centro del festival; lo stesso format sarà ripetuto nelle tre serate successive. Le mattine (25, 26 e 27) invece saranno dedicate ai più giovani, con una lectio al giorno di grandi nomi dell’architettura, dell’urbanistica e del design per spiegare alle scuole a cosa serve l’architetto, l’urbanista e il designer.

Venerdì 26 avrà luogo la notte bianca dell’architettura, con Open studio, l’apertura degli studi degli architetti torinesi, mentre è ancora da calendarizzare la premiazione di Architetture Rivelate, il riconoscimento dell’Ordine alla qualità del progetto e della realizzazione. Presso lo Spazio Q35 sarà allestita una mostra di fotografie, immagini e progetti, visitabile per tutta la durata del festival, che attraverso una call raccoglierà i contributi di architetti e cittadini; l’obiettivo è mettere in evidenza il valore dello spazio domestico come strumento di relazione tra la dimensione individuale e quella collettiva della città, luogo della mediazione tra la sfera privata e pubblica.

Nella casa del festival sarà anche possibile assistere alla proiezione di una maratona di film o sedersi in una biblioteca temporanea a leggere libri scelti per la centralità nello svolgimento della trama dello spazio domestico o più in generale dell’architettura, pur non essendo film o libri di architettura.
 


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