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A Torino il Festival dell'Art Nouveau

Ai nastri di partenza una grande manifestazione internazionale, la terza edizione del Festival Art Nouveau Week. Dall’8 al 14 luglio, sotto i riflettori, anche virtuali, sarà la corrente culturale e artistica Art Nouveau, promossa dall’Associazione Italia Liberty, con il patrocinio di MiC Ministero della Cultura, Enit, Council of Europe e Fondazione Italia Patria della Bellezza.

Gli spazi d’arte e cultura dedicati al Liberty vedono Torino e tante altre città piemontesi riaccendersi per la bellezza dello stile floreale o Arte Nuova, con architetture e opere dei primi del Novecento apprezzabili dal grande pubblico. Dalle architetture torinesi dello Stabilimento Fiat, edificato su richiesta della Società Anonima Fabbrica Automobili (FIAT), interessante esempio di edilizia industriale, allo stabilimento delle Pastiglie Leone, bombardato nel secondo conflitto mondiale ma che conserva ancora dettagli delle decorazioni in stile Liberty della palazzina padronale, preesistente all’insediamento dello stabilimento, fino alle vie del centro storico, tra eclettismo e stile floreale, e alla densa simbologia liberty del cimitero monumentale e degli elementi decorativi e delle tipologie architettoniche presenti nel quartiere operaio di Borgo San Paol.

Un percorso che riscopre l’Arte Nuova nel tessuto della capitale barocca e che interpreta la metamorfosi dei valori e delle tendenze estetiche tra fine ’800 ed inizio ’900, propri della nobiltà sabauda, in una nuova aristocrazia industriale di una Torino che, lasciato il ruolo di capitale, accoglie le istanze delle modernità aprendosi per prima agli stimoli che vengono dalle altre capitali europee, trasformandosi alla ricerca di una nuova identità.

Precorsa dall’eclettismo dell’Esposizione del 1898 e rafforzata con l’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Italiana del 1902, la stagione del Liberty torinese tramonta con l’Esposizione del 1911, un vero e proprio contagio culturale che si trasmette in ogni aspetto compositivo: dall’architettura alle arti visive, dall’editoria alle arti decorative fino a giungere alla neonata cinematografia.

I capolavori del Liberty torinese possono essere, pertanto, identificati in architetture progettate e firmate da importanti figure del panorama intellettuale non solo locale, tra ingegneri, architetti, artisti e professionisti che hanno qualificato la città come “capitale” italiana del Liberty, conservando tutt’oggi alcune tra le più belle e significative testimonianze d’eccellenza di questa “Arte Nuova”:

• Galleria Subalpina (piazza Castello). Pietro Carrera, 1874
• Fontana dei dodici mesi (viale Matteo Maria Boiardo). Carlo Ceppi, 1898
• Casa Pasquetti (via Bezzecca, 12). Quinto Grupallo, 1905
• Villino residenziale (via Pasquale Stanislao Mancini, 22). Pietro Betta, 1909
• Villaggio Leumann (corso Francia 345, Collegno-To). Pietro Fenoglio, 1875-1907
• Villino Raby, (corso Francia, 8). Pietro Fenoglio e Gottardo Gussoni, 1901
• Casa Fenoglio – La Fleur (via Principi d’Acaja, 11). Pietro Fenoglio, 1902
• Casa della Vittoria (corso Francia, 23). Gottardo Gussoni, 1925
• Casa Rey (corso Galileo Ferraris, 16-18). Pietro Fenoglio, 1904
• Palazzo Maffei (corso Montevecchio, 50). Antonio Vandone, 1904

Visite guidate a palazzi, cortili, ambienti poco noti o normalmente chiusi al grande pubblico, permettono di apprezzare, da nord a sud Italia, il ricco patrimonio Art Nouveau ancora leggibile nelle nostre città, grazie anche alla cooperazione di ConfGuide di Confcommercio, GTI Guide Turistiche Italiane e Touring Club Italiano.

Il curatore dell’evento, Andrea Speziali, ricorda la ricorrenza in questa settimana sia dell’anniversario della nascita di Giuseppe Sommaruga, tra i migliori talenti del Liberty italiano, che di quello di Gustav Klimt, insuperabile artista della Secessione viennese, nonché di altri artisti del Liberty nati ogni giorno della settimana come Otto Wagner, Salvatore Gregorietti, William Henry Bradley, Giovanni Michelazzi.

 


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